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Mameli, cantore del patriottismo italiano

Goffredo Mameli nasce a Genova il 5 settembre 1827 e nella sua breve parentesi terrena mette in parola e musica, oltre che nella partecipazione militare le aspirazioni del patriottismo italiano. 

Morto nella repressione guidata da Luigi Napoleone della seconda repubblica romana del 1849, combattente al fianco di Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi, Mameli diede il suo inventio alla promulgazione delle idee della fase antecedente al “decennio di preparazione” nota come prima guerra d’indipendenza.

Mameli, insieme alla collaborazione del musicista Michele Novaro diede vita al Canto degli Italiani nel 1847, mero inno della lotta risorgimentale.

La modalità adottata dalla coppia Mameli-Novaro poggiava sulla semplicità sia per la divulgazione che nella stessa composizione di parole e musiche.

Durante la partecipazione ai moti del 1848 e l’incipit della prima guerra d’indipendenza, Mameli e Novato si avvalsero di volantini e piccoli manifesti per diffonderle presso le popolazioni civile e le truppe volontarie accorse per combattere contro la Santa Alleanza e le forze bonapartiste.

In merito alla composizione la partitura musicale  su 4/4 è accompagnato da una struttura ritmica formata di sei strofe e un ritornello, analogo alle arie del Nabucco di Giuseppe Verdi.

Il risultato erano un canto corale paragonabile ad un odierno coro da stadio.

Non a caso l’inno di Mameli durante gli incontri di calcio della nazionale italiana riesce a suggellare l’intera penisola, accantonando le divergenze locali e regionali.

Il ruolo di Mameli al processo risorgimentale va al di là dell’attività artistico-musicale, nonostante questa si  sia presentata già precoce attraverso opere d’ispirazioni romantiche e patriottiche durante il periodo collegiale genovese.

Sia attraverso la creazione di organi di stampa come “Diario del Popolo”, sia con partecipazioni a manifestazioni di piazza contro il potere austriaco nel 1846, fino all’attività di reclutamento di volontari per  combattere contro le forze austriache direttamente nel 1848 nelle Cinque giornate di Milano, al fianco di Nino Bixio.

Domenico Papaccio
Domenico Papaccio
Laureato in lettere moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II, parlante spagnolo e cultore di storia e arte. "Il giornalismo è il nostro oggi."