La settima edizione del Maker Faire Rome, iniziata il 18 ottobre presso la Fiera di Roma, avrà termine oggi, con apertura alle ore 10 e chiusura alle ore 19.
Una delle innovazioni di questa edizione che si presterà agli occhi sbigottiti dei visitatori è data da un robot con le somiglianze di un bambino di 4 anni.
Il robot è in grado di interagire con l’uomo ed è l’unico dotato di pelle artificiale, iCub è il suo nome.
Risulta il più diffuso al mondo, con prototipi in Giappone e Corea del Sud, Stati Uniti ed Europa.
Stefano Dafarra, membro dell’Istituto Italiano di Tecnologia, dal quale proviene il robot “cucciolo” , ha dichiarato: “La sua particolarità è avere il corpo rivestito da sensori tattili che, come una pelle, permettono ad iCub di capire se e come viene toccato dall’uomo, e di rispondere nella maniera adeguata”.
Possiede sensori per l’equilibrio e per misurare le distanze con l’ambiente, microfoni per i suoni e telecamere per la vista.
“Sono utilizzati per scopi di ricerca, per capire ad esempio come migliorare i movimenti, o l’equilibrio dei robot umanoidi, rendendoli sempre più simili a quelli umani. E, infine, come perfezionarne l’interazione con l’uomo, rispondendo ad esempio a semplici comandi vocali oppure al contatto fisico con le persone. In futuro stiamo anche pensando di insegnargli a volare”.
Il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti si è recato in visita al Maker Faire Rome ed ha così commentato la rivoluzione tecnologica del nostro secolo, cui dovremmo assistere però anche all’interno delle istituzioni scolastiche: “Ci sono scuole che stanno facendo già un lavoro eccellente ma in generale siamo indubbiamente indietro”.
Il coding dovrebbe essere materia di studio inserita nella scuola, già a partire dalle elementari, “non perché dobbiamo diventare tutti programmatori – afferma Fioramonti – ma perché fa bene come il latino a esercitare le nostre funzioni cerebrali”.