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Maestra “incastrata” da una mamma

Una maestra è stata sospesa dall’insegnamento, dopo la denuncia di alcune mamme insospettite da alcuni atteggiamenti dei figli, intimoriti e spaventati, che hanno spinto gli inquirenti ad aprire un’indagine.
L’ennesima vicenda di cronaca che purtroppo vede coinvolti dei bambini, piccoli e indifesi. 

Nel casertano una maestra di una scuola dell’infanzia paritaria di Parete, è stata accusata di aver maltrattato dei bambini che le erano stati affidati.

Schiaffi e pugni per le piccole vittime di una violenza che non può essere in alcun modo e mai, giustificata. Una volta raccolte testimonianze contro la stessa maestra, una mamma ha pensato ad una “verifica personale” che ha permesso di incastrare la maestra.

La mamma di uno dei piccoli coinvolti, ha pensato di cucire un piccolo registratore e nasconderlo sotto alla maglietta del figlio. In questo modo la donna ha raccolto una serie di prove che ha poi consegnato ai carabinieri. File audio, testimonianze catalogate in ordine alfabetico, fotografie.  Un lavoro encomiabile quello della mamma, insospettita da alcune frasi del figlioletto.

Secondo quanto si è appreso nelle ultime ore, i carabinieri della stazione locale hanno notificato all’insegnante dell’istituto paritario l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Napoli Nord che dispone la sospensione dall’attività per dodici mesi.

Oltre ai file audio raccolti dalla mamma, che aveva notato alcuni rossori sul volto del piccolo e sulle braccia, anche l’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza, di cui era dotato l’istituto ha confermato l’atteggiamento della maestra, violenta ed aggressiva anche verbalmente.

Dall’attività investigativa è emerso che effettivamente la maestra era solita insultare e picchiare i bambini, colpendoli con schiaffi e calci, spintonandoli e tirando loro i capelli.

A seguito della sospensione scolastica della maestra, le indagini per maltrattamenti continuano per appurare eventuali altri casi.
Nel contempo si attende di conoscere i capi di imputazione in base ai quali la donna sarà ovviamente
 processata.