La giornata mondiale del mare e dei marittimi nasce nel 1975 quando l’Apostolato del Mare della Chiesa Cattolica e la Mission to Seafarers degli Anglicani e la Sailors’ Society della Free Church hanno creato e istituito una giornata apposita per ricordare tutti coloro che lavorano in mare. Oggi cade nel primo giorno della settimana, il lunedì del Mare.
Il pensiero in questa giornata non è solo rivolto ai marittimi ma anche alle loro famiglie. Una giornata per riflettere sul tema del lavoro di moltissime persone. Un lavoro faticato, un lavoro che non viene trattato tanto quanto uno “sulla terra ferma“.
Si riconosce il duro lavoro, la lontananza dalla famiglia, dalla propria vita, i pesanti orari di lavoro, la pericolosità dei mari, la difficoltà di doversi “ricreare” una nuova piccola vita sulla nave.
Nonostante tutte le peripezie, il lavoro marittimo, è definito un “key worker”, da sempre considerato un lavoro strategico per la catena logistica mondiale. Si riconosce infatti in questa giornata l’importanza dei marittimi nell’economia di tutto il mondo.
Ricordare e far valere anche la loro prospettiva è importantissimo. Numerosi studi socio-economici si sono sempre basati sull’analisi del “lavoro in generale“, trascurando questo specifico settore. Vedendo tutto quello che accade a bordo di una nave come un qualcosa di marginale rispetto alla società.
C’è un particolare simbolo di questa giornata: la “Stella Maris”, titolo fra i più antichi della Vergine Maria. Rappresenta una guida, la “stella polare” per i cristiani. Invocata per la protezione dei lavoratori in mare. Viene pregata in questa giornata per la loro salute e la sicurezza contro le avversità.
La Giornata Mondiale del Mare e dei Marittimi nasce per un motivo: donare consapevolezza a tutta la società delle difficoltà del lavoro in mare, fornire a queste persone protezione.
Oggi nel Lunedì del Mare e dei Marittimi, ricordando questa giornata, doniamo il giusto valore a migliaia di persone (solamente in Italia).