Luca, il nuovo film d’animazione della Pixar, sta avendo dei riscontri positivi. La maggior parte dei critici cinematografici ha scritto di aver accolto l’avventura italiana del giovane protagonista con entusiasmo, e di averlo trovato fresco, leggero e adatto all’estate. Pochi lo hanno definito un capolavoro e qualcuno lo ha trovato anche un po’ scontato, considerandolo un prodotto che non si differenzia abbastanza e ripropone temi cari ai film della Pixar. Nonostante ciò le opinioni sono state prevalentemente positive.
La pellicola, diretta da un italiano, è ambientata in un paesino in provincia di Genova tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta. L’Italia mostrata dal film risulta molto caratteristica ma, a tratti, utopica.
Il regista, Enrico Casarosa, è cresciuto a Genova, ma risiede da anni negli Stati Uniti. Ormai da diversi anni nella famiglia Pixar, ha curato degli storyboard dei film Ratatouille, Up e Coco (questi sono una serie di disegni che ritraggono i momenti salienti dei diversi film). Qualche anno fa Casarosa aveva diretto il noto cortometraggio firmato Pixar, La Luna.
Luca è ambientato in un paese di fantasia in Liguria, Portorosso. Quest’ultimo nasce dall’unione dei nomi di due comuni in provincia di La Spezia: Portovenere e Monterosso al mare.
Luca Paguro, il protagonista della pellicola, è un mostro marino, che potremmo considerare l’erede diretto di Ariel, la sirenetta della Disney. Come quest’ultima, Luca scopre un profondo interesse per il mondo in superficie, che cerca di conoscere grazie ad alcuni oggetti persi dalle barche. Successivamente il giovane fugge in superficie, in compagnia del suo migliore amico nonché mostro marino, Alberto Scorfano. A Portorosso i due ragazzi trovano i tipici paesaggi liguri ad attenderli, ma, per molti versi, anche aspetti tipici di altre zone marittime d’Italia.
Luca e i racconti sul popolo del mare
In realtà Luca riprende le leggende sul popolo del mare, molto diffuse in svariate località italiane, riuscendo in questo modo ad intrattenere, grazie ad un’ottima animazione, ma anche a riproporre un elemento tipico della tradizione del nostro paese. Racconti di questo tipo sono molto diffusi nella stessa Liguria, basti pensare al mito della sirena Segesta di Sestri Levante, ma anche in Campania dove è famosa la storia della sirena Partenope sull’origine di Napoli, e in alcune zone della Puglia, con la leggenda della sirena Leucasia.
L’accoglienza da parte della critica
Parlando dei feedback raccolti da Luca, il sito Rotten Tomatoes ha raccolto quasi 200 recensioni scritte da critici cinematografici; quest’ultimo ha stimato che nell’89% dei casi sono state recensioni favorevoli. Su IndieWire, David Ehrlich ha affermato che, dal suo punto di vista, il film non raggiunge la capacità di trasmettere emozioni mostrata da alcuni film dello studio Ghibli, nonostante ciò Luca esprime un forte senso di libertà personale ed è una pellicola autentica. Secondo Andrew Webster, che ne ha parlato su The Verge, Luca è un ottimo film da vedere in estate. Probabilmente si mostra un po’ scontato durante lo svolgimento, ma ciò non intacca la sua capacità di emozionare e di arrivare allo spettatore.
Un film che affronta i temi dell’amicizia, del coraggio e della libertà di essere sé stessi e di mettersi in gioco. Questi elementi convergono in una cornice autentica, che presenta un’Italia vivace e assolata, tanto amata nel mondo.