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Lorenzo Montipò: nel crogiolo si fondono talento e umiltà

Affascinante l’inatteso, ciò che si distingue fortemente e totalmente dal previsto, l’asso nella manica è costituito dalla meraviglia. Quest’ultima, secondo Aristotele e Platone, è all’origine della sapienza e quindi della filosofia. “È proprio del filosofo questo che tu provi, di esser pieno di meraviglia; né altro cominciamento ha il filosofare che questo“, nel Teeteto è così narrato. Ma la meraviglia, l’inatteso, cari lettori, non si “agnommera” soltanto intorno alla filosofia. Scusi signor Gadda, il sottoscritto è a conoscenza della sua ira, provocata dal mutamento del suo originario sostantivo “gnommero” (groviglio) in un verbo, ma era necessario. Ritornando al discorso precedente, il concetto di stupore può dilatarsi e giungere sino ai confini dell’universo calcistico. Tentate di chiedere qualche informazione in più a Lorenzo Montipó, forse è al corrente di qualche indicazione in più.

Sono già trascorsi tre anni che il portiere italiano difende la porta del Benevento, sono già trascorsi tre anni da quando ha cominciato a mostrare tutto il suo immenso talento. Eppure da piccolo giocava a tennis, soltanto successivamente ha scelto di dedicarsi al calcio. Si suppone sia stata la decisione migliore della sua intera esistenza: la migliore perché ora Lorenzo respira aria di Serie A da quando il Benevento ha ottenuto la promozione, la migliore per tutti gli amanti di questo sport, i quali possono ammirare gli straordinari interventi di un estremo difensore con ancora ampi margini di miglioramento.

La sua avventura calcistica è cominciata con il Novara dagli Esordienti, compagine della sua città, del suo luogo natio. Il 18 maggio 2013 esordisce professionisticamente nella serie cadetta contro il Virtus Lanciano, il talento è inoppugnabile e le sue parate degne di nota lo dimostrano pienamente. All’età di diciasette anni, dunque, annienta il suo primo record, diviene il più giovane della Serie B a disputare un match per novanta minuti. Alternandosi tra prima squadra e primavera, nella stagione successiva racimola qualche presenza in cadetteria fino ad essere utilizzato nel play-out di ritorno contro il Varese. La propria squadra, però, non riesce nel miracolo, non riesce a rovesciare la sconfitta dell’andata e retrocede in Lega Pro.

Comincia, così, la girandola di cambi che costringe Lorenzo Montipò ad offrire costantemente il 110%, per dimostrare tutto il suo immenso potenziale e di credere in un sogno, la visione onirica di proseguire l’ascesa e giungere nella massima serie. Il Siena punta sul calciatore e alla corte dei bianconeri comincia a brillare. Il suo luccichio è splendente e gli occhi delle altre compagini sono puntati sulle sue incredibili parate. L’anno successivo parte alla volta dell’Emilia-Romagna, indossando la maglia del Carpi. Ma la delusione invade repentinamente l’animo del giovane ragazzo, il quale non scorge praticamente mai il terreno di gioco, ritornando anzitempo al Novara.

Il destino, però, aveva in serbo enormi soddisfazioni per Lorenzo Montipò, era inciso nel firmamento calcistico che questo estremo difensore sarebbe stato una delle promesse più interessanti e seducenti dell’intero panorama calcistico europeo. Tre anna fa, con le loro scope, le streghe svolazzano sul cielo del Piemonte, notano dall’alto le abilità del portiere italiano, optano di affidargli dei guantoni a tinte giallorosse e renderlo protagonista con la casacca del Benevento. È stato uno dei personaggi principali della celere ed inarrestabile cavalcata del club campano lo scorso anno, compiendo miracoli vistosi ed aiutando la compagine ad ottenere una promozione tanto agognata e a lungo bramata.

Al giorno d’oggi, dunque, Lorenzo Montipò ha coronato il suo sogno, il suo desiderio pare essere stato realizzato. In questa stagione, il Benevento è la Cenerentola della Serie A: attualmente sosta nella parte sinistra della classifica, in decima posizione con 21 punti, la migliore per la rosa, impregnata di talento, e per il suo rendimento.

Se le streghe simboleggiano una sorpresa, però, chi non sbigottisce neanche un po’ è proprio Montipò, divenuto ormai una certezza. I suoi interventi miracolosi hanno permesso in più occasioni di salvare il Benevento dalle grinfie di numerose sconfitte; molteplici sono gli episodi in cui l’estremo difensore si è catapultato nelle voragini delle disfatte e con i suoi superpoteri ha strappato al pericolo i suoi compagni. Sono già cinque i “clean sheet“, uno score niente male al debutto in Serie A. Malgrado le ultime quattro reti incassate nell’ultima uscita di campionato, Lorenzo Montipò resta uno dei migliori nel suo ruolo; con profonda umiltà e con tanta gavetta, al momento si trova tra i pali di una squadra che si sta dimostrando esperta, una caratteristica atta a garantire la sosta nel massimo campionato. Dopo tanti sacrifici, sogno del giovane ragazzo è ormai divenuto realtà, il futuro pare comunque essere dalla sua parte.