Loredana Bertè si è esibita ieri sera a Sanremo nel corso del quarto appuntamento del Festival. La cantante, ospite per la serata cover, ha eseguito Sei Bellissima in collaborazione con Achille Lauro. Sulle note finali del duetto il cantante ha consegnato alla collega un mazzo di rose e una lettera.
Lauro, nella lettera, ha riscritto al maschile il testo della celebre canzone interpretandola come un momento di scuse nei confronti di tutte le donne. Una dedica alla cantante da sempre grande protagonista della lotta contro la violenza di genere.
Loredana Bertè a Verissimo
La Bertè è stata uno degli ospiti della puntata speciale di Verissimo sul tema della violenza sulle donne. L’artista nel corso dell’intervista ha ripercorso molti momenti drammatici della sua vita, in particolare il rapporto conflittuale con il padre violento, che ha rivisto solo in occasione della morte della sorella Mia Martini. Sulla questione la cantante ha detto:
“L’ho visto massacrare mia madre di botte a sangue all’ottavo mese di gravidanza, ricordo le mattonelle del bagno sporche. Metteva Beethoven quando doveva picchiare qualcuno. Mio padre aveva vissuto queste cose da piccolo. Noi ci inventavamo diversivi per farlo ragionare, ma non ragionava. Alla quarta femmina, è andato via perché odiava le donne. Io non avuto più rapporti con mio padre e mia madre. Dopo la tragedia la Mimì, ho un cuore di neve, mi ha distrutta. L’ho rivisto 40 anni dopo, per il funerale di Mimì”.
Bertè poi ha raccontato del giorno in cui Mia Martini è venuta a mancare:
“Mio padre mi ha preso a calci e pugni all’obitorio, mi ha fatto cadere dentro la bara con lei. Poi è arrivato un medico che forse era suo amico visto che non si è occupato di me, mi aveva strappato i capelli, sono dovuta andare a Roma e fare punture per far ricrescere dei buchi”.
La cantante conclude:
“È stata una violenza che non potrò mai dimenticare, fortunatamente è morto”.
Parole che hanno gelato la conduttrice Silvia Toffanin che ha ammesso di essere sconvolta.