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Lombardia: il “rifiuto” del presepe napoletano

La Lombardia ha rifiutato il presepe artigianale proveniente dalla Campania.

Lombardia: il Presepe napoletano donato a Bergamo

Sembrerebbe essere questo il fulcro della polemica di stampo politico nata nelle ultime ore. Un gesto che ha fatto certamente discutere e verso il quale si sono susseguite voci diverse. 

Nelle ultime ore però, si è appreso che in realtà le cose sembrerebbero essere diverse. 

lI manufatto cui si fa riferimento, fa parte del progetto “Viaggio in Italia del Presepe Napoletano”, un’iniziativa promossa dalla Giunta De Luca e cofinanziata dallo Stato, con lo scopo di diffondere nelle regioni d’Italia preziosi presepi prodotti nelle caratteristiche botteghe di San Gregorio Armeno.

Da quanto è trapelato nelle ultime ore, pare però che la Lombardia non abbia rifiutato il Presepe, ma semplicemente deciso di donarlo a Bergamo, città fortemente colpita dal Coronavirus.

A chiarire la spinosa situazione, divenuta un vero e proprio dibattito politico, l’assessore regionale al Marketing e alla moda, Lara Magoni, che ha spiegato: “Nessun rifiuto di Milano al presepe offerto dalla Campania. Sono stata io a chiedere di mandarlo a Bergamo, perché prima di essere assessore in Lombardia, sono bergamasca, cristiana, orfana, vedova e senza figli. E passerò il Natale da sola. Bergamo è la mia città e ha sofferto molto per il Coronavirus”.

Ricordiamo che i meravigliosi presepi realizzati dagli artigiani di Napoli, sono destinati ad ogni Regione italiana. I primi nove presepi sono già stati installati il 23 dicembre, altri undici saranno consegnati entro il 28 dicembre.

Un “rifiuto” dal quale è nata una forte polemica politica

Per quanto concerne il manufatto napoletano fulcro delle polemiche, esso non sarà esposto nel capoluogo lombardo, Milano, ma a Bergamo, con grande soddisfazione da parte del Sindaco Giorgio Gori.

Il gesto, molto significativo, offre la possibilità di apprezzare la bellezza di un’opera artigianale ricca di storia che valorizza il patrimonio culturale napoletano e le antiche tradizioni. Un gesto che unisce i territori ed esprime un messaggio di speranza in un momento di grande difficoltà collettiva”.

Nonostante le precisazioni dell’assessore Magoni, il gesto non è passato inosservato, configurandosi come un vero e proprio rifiuto.

La politica naturalmente si tinge di ideologie e posizioni differenti, ma in questo caso, la magia del Natale, avrebbe potuto offrire un’occasione di crescita e vicinanza, soprattutto in un periodo così difficile.