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Lo schwa (ə) cos’è e cosa rappresenta nella società del xxi secolo

In linguistica lo schwa o scevà come termine significa e rappresenta una vocale centrale media, che nell’alfabeto fonetico internazionale viene indicata con il simbolo /ə/. Di solito lo scevà è spesso usato anche per vocali di qualità indefinita.

Una cittadina dell’Emilia Romagna lo ha scelto come simbolo nelle comunicazioni estituzionali per essere più inclusivo e si è passato così dall’asterisco “*” per includere tutti e poi si è passaato al termine schwa con il suo simbolo /ə/ per indicare un gruppo di persone misto e per non escludere nessuno. Il comune nel modenese lo ha adottatocome simbolo persino nelle comunicazioni ufficiali.

Castelfranco Emilia, è questo il comune modenese nell’Emilia Romagna, che per la prima volta in Italia ha usato la ‘e’ rovesciata, il simbolo presente nell’alfabeto fonetico internazionale e utilizzatissimo nell’inglese. Per superare il binarismo di genere e l’uso del maschile plurale. Volendo far maggior attenzione a come si esprimono e con il linguaggio, uno strumento per comunicare universale, e per plasmare il modo in cui si pensa e si vivono le relazioni.

Non è un modo per stravolvere le abitudini e le lingua ma un esercizio di cura e attenzione alle piccole cose e alle persone, in modo da rappresentare tutti ugualmente. Il passo verso una società e una comunità inclusiva.

Il sindaco lancia lancia il simbolo schwa (ə) per rivolgersi alla popolazione, ha deciso di lottare contro la diversità attraverso il linguaggio. “È però evidente che,  anche le azioni simboliche abbiano la loro importanza e costituiscano un fondamentale punto di partenza per il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo posti”.

Lo scopo e l’obiettivo del Comune è di adottare «un linguaggio più inclusivo». La desinenza neutra, più inclusiva, non è ideologia, ma un messaggio di attenzione, in questa pandemia che invece ci tiene sempre più lontani.

Come dire, il Covid ha esasperato la distanza e la disuguaglianza, forse la «schwa» può aiutarci a vivere meglio.