L’Italia ha un nuovo governo!
“Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi”.
Il Presidente Mario Draghi ha giurato dinnanzi al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Al suo seguito 23 ministri di cui otto tecnici e quindici politici.
Dopo lunghi giorni di stallo, l’Italia ha finalmente una nuova squadra di Governo.
Il nuovo Presidente del Consiglio Mario Draghi, ieri ha sciolto la riserva, annunciando i nuovi membri dell’esecutivo.
Oggi qualche minuto prima delle 12 si è tenuta la cerimonia di Giuramento del nuovo governo, la prima in epoca Covid-19.
Una cerimonia sicuramente diversa rispetto al solito, con distanziamento, mascherine, niente strette di mano, penna sanificata, trasmessa in streaming.
Chi sono i 23 ministri scelti dal Presidente Mario Draghi
Una squadra di governo composta da uomini e donne, quella scelta da Mario Draghi.
Al Tesoro, Daniele Franco, direttore generale della Banca d’Italia, da sempre fedelissimo del Presidente Draghi. Compito arduo il suo, chiamato a ridurre il debito pubblico, stimolando la crescita.
Enrico Giovannini alle infrastrutture e trasporti, alle spalle una lunga carriera ai vertici dell’OCSE, puntando sempre a tenere insieme sviluppo e sostenibilità, due tasselli fondamentali per il paese.
All’innovazione tecnologica e transizione digitale, Vittorio Colao, professore della Bocconi, con diversi master alle spalle, presso l’università di Haward, capo operativo mondiale di Vodafone, già noto a Giuseppe Conte.
All’ambiente Roberto Cingolani, scienziato, tra i padri della robotica moderna, responsabile dell’innovazione tecnologica di Leonardo.
Comparto completamene rinnovato, quello scolastico, con una squadra tutta nuova.
All’istruzione Patrizio Bianchi, economista, allievo di Prodi, ex Rettore dell’Università di Ferrara.
Cristina Messa all’Università e ricerca, specializzata in medicina nucleare, Rettore di Milano Bicocca, Vicepresidente del CNR.
E’ piaciuta la decisione di scegliere tante donne; la nuova squadra di governo è infatti composta da: Marta Cartabia, Luciana Lamorgese, Mariastella Gelmini, Mara Carfagna, Fabiana Dadone, Elena Bonetti, Erika Stefani e Cristina Messa.
Il nuovo Governo muove dunque i primi passi con una squadra variegata, non del tutto nuova, tra conferme e cambiamenti.
Sono sette i ministri del governo Conte Bis confermati nel governo Draghi, che registra 16 volti “Nuovi”. Tra i 23 ministri del governo Draghi, 17 hanno già ricoperto ruoli di governo mentre sei sono esordienti.
Mercoledì la fiducia in Senato e giovedì alla Camera, ma tutto potrebbe svolgersi anche nella sola giornata di mercoledì.
L’Italia nelle mani dei nuovi 23 ministri del Governo Draghi
Una componente politica molto presente, quasi preponderante, dunque, non manca la soddisfazione tra le fila dei diversi partiti politici. Nonostante ciò, parecchi sono i malumori di alcuni esponenti.
Esprimono soddisfazione, PD e Forza Italia, ma anche la Lega di Matteo Salvini, incerta fino all’ultimo momento, in un continuo altalenarsi di dichiarazioni.
Del Partito Democratico scelti: Andrea Orlando, Lorenzo Guerini e Dario Franceschini. Di Forza Italia sono Renato Brunetta, Mariastella Gelmini e Mara Carfagna. Della Lega sono Erika Stefani, Giancarlo Giorgetti e Massimo Garavaglia.
Riconfermato anche Roberto Speranza alla sanità; un ruolo importante, soprattutto in questo periodo particolarmente cruciale e delicato per l’Italia e per il comparto sanitario fortemente in difficoltà.
Da rivedere la posizione di Leu, gruppo politico all’interno del quale i membri hanno espresso insoddisfazione per la scelta dei Ministri e per “l’accordo” con Matteo Salvini.
Infine il Movimento cinque stelle, i cui membri si dichiarano “Asse portante di questo nuovo esecutivo”, nonostante i malumori interni. Ricordiamo che per il Movimento, le scelte dei Ministri sono ricadute su Luigi Di Maio (una riconferma, volto noto del gruppo politico) Stefano Patuanelli, Fabiana Dadone e Federico D’Incà.
Complessivamente sono nove i ministri confermati dal precedente esecutivo, anche se qualcuno per motivi di parcellizzazione deve cambiare delega.
Ricordiamo inoltre che non esiste più il ministero per gli Affari europei, mentre i dicasteri principali per la gestione del famoso Recovery plan sono tutti affidati a tecnici: questo potrebbe significare che Draghi, in realtà sia intenzionato a tenere per sé intende tenere per sé e per le persone di sua fiducia sia i rapporti con l’Europa che la stesura del piano di fondi europei. Una decisione probabilmente mirata, molto importante, cui convergono numerosi interrogativi e sulla quale si sono soffermati gli organi di informazione.
Salde le posizioni dei diversi esponenti politici, il cui obiettivo principale in questo particolare momento sociale, è fondamentalmente quello di evitare che il “pendolo oscilli” a favore del Centro destra; questo ciò che è trapelato sin dalle prime dichiarazioni di ieri sera.
Il Presidente Draghi piace a Silvio Berlusconi, e questo è ormai noto. Fattore che sembra essere poco apprezzato da tanti, forse troppi.
Al di là del Giuramento e del passaggio di consegne, con l’ex Premier Giuseppe Conte visibilmente emozionato, la domanda che politici, presidenti di regione ed esperti si pongono è: Quanto durerà il nuovo Governo? Costituzionalmente, la durata è fino alle prossime elezioni del capo dello Stato, poi si vedrà…