“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.”
Questo è ciò che afferma l’Articolo 1 della Costituzione della Repubblica Italiana, puntando l’attenzione sul tema del lavoro in Italia, argomento caldo degli ultimi giorni che, dallo scoppio della pandemia, ha visto un progressivo peggioramento. Naturale conseguenza il divampare di una vera e propria isteria di massa, i lavoratori esasperati dalle condizioni economiche particolarmente ostiche hanno infatti iniziato a ribellarsi.
Così oggi hanno bloccato la circolazione sull’Autostrada A1, all’altezza degli svincoli di Capua e Caianello.
In questo momento, e fino alle ore 18, è in atto la protesta attuata da alcuni ristoratori stanchi delle decisioni che il Governo sta assumendo.
“Vogliamo solo lavorare” è il loro grido di battaglia, la spiegazione fornita a tutti coloro i quali si soffermano ad interrogarli o protestano per il disagio arrecato dal blocco.
Le ultime decisioni governative vedono la Campania in zona gialla, motivo per il quale tutta la categoria della ristorazione può effettuare servizio al tavolo fino alle ore 18, salvo poi abbassare le saracinesche e cessare l’attività lavorativa fino al giorno successivo. Come se non bastasse la limitata circolazione di persone, sinonimo di una ingente perdita dal punto di vista economico per i proprietari di tali attività, si aggiunge la questione dei weekend, quando scattata la zona arancione bar, ristoranti et simila devono necessariamente restare chiusi con la possibilità di lavorare solo per asporto e delivery, con le modalità sopra indicate.
Ad acuire la tensione già palpabile si aggiunge il fatto che a partire dal 16 gennaio entrerà in vigore il nuovo Dpcm che prevede misure ancora più restrittive volte ancora ad arginare la diffusione del Covid-19.
Oltre al coprifuoco dalle 22 alle 5 e il divieto di spostamento tra le varie Regioni italiane, se non per comprovate esigenze, ai ristoratori sarà vietato effettuare lavoro d’asporto a partire dalle 18 e non più dalle 22.
Per questi motivi i ristoratori campani hanno organizzato un corteo di decine di macchine che ha percorso a bassa velocità, per alcuni chilometri, l’autostrada A1 verso Roma, creando difatti diversi chilometri di cose.
La protesta è stata attuata nel tratto compreso tra Teano (Caserta) e Cassino, (Frosinone), creando forti disagi alla viabilità, facendo in modo che il centralino della Polstrada fosse subissato di segnalazioni e telefonate.
Divisosi in due tronconi, come spiega la Polizia Stradale, ha bloccato nelle cose formatesi anche mezzi che trasportavano degenti, bombole di ossigeno e altre attrezzature mediche.
La manifestazione dei ristoratori non si è esaurita tra le corsie dell’autostrada, i manifestanti si sono accordati infatti per un appuntamento presso l’area di servizio di Teano, dando avvio al loro lento viaggio diretti verso la capitale, col fine ultimo di dare voce alla loro frustrazione derivante dalle misure governative direttamente dinanzi la sede del governo.