La Light art è un genere artistico basato sulla luce. Esordisce negli anni ’50 e si afferma soprattutto con le opere dello statunitense Dan Flavin.
Da non confondere con movimenti quali minimalismo, concettualismo (Munari ,Fontana) poverismo (Mario Merz) pop art (Marco Lodola) che usano sì la luce ma solo come mezzo e non come fine ultimo.
Nulla che vedere neanche con le natalizie luci d’artista salernitane, ovviamente.
Origini della light art
La Light Art inizia a diffondersi anche grazie al gruppo californiano Light and Space di James Turrell .Inizialmente concepita per spazi chiusi, si è poi estesa ad ambienti urbani all’aperto. Diffusa ormai a livello internazionale, a questa affascinante arte sono dedicati periodicamente festival ed eventi.
Ad Amsterdam,Singapore, Sydney. Lione. In queste manifestazioni si celebra il connubio tra light e street art, trasformando spazi urbani insoliti e inaspettati in autentici musei a cielo aperto.
A livello internazionale il nome più celebre è quello del danese Olafur Eliasson.Tra gli artisti italiani più noti l’eclettica Nanda Vigo (scomparsa anni addietro) e il contemporaneo Marco Nereo Rotelli.Quest’ultimo abbina la light art alla poesia visiva con versi e parole illuminati e illuminanti.
Lighting flowers a Bagnoli
Le interazioni tra le luci artistiche e l’architettura circostante crea atmosfere uniche e suggestive.
L’artista napoletano Franz Cerami ricerca da tempo la possibilità di valorizzare le periferie urbane grazie all’arte. Suoi interventi hanno recentemente interessato le periferie di Roma e Napoli .Ora il nuovo progetto Lighting Flowers con lo scopo dichiarato di “colorare di luce le periferie e piantare fiori luminosi nel mondo”
Dal 13 settembre al 12 novembre 2024, ogni giovedì, venerdì e sabato dalle 20 alle 24 ma solo previa prenotazione, sono previste visite gratuite alla mostra grazie ai bus scoperti del City Sightseeing Napoli .
La prenotazione può essere effettuata, accedendo al sito www.lightingflowers.com. L’evento si svolge con partenza dall’Auditorium della Porta del Parco di Bagnoli in Via Diocleziano 341 a Napoli.
Grande successo della mostra
Il tour esplora le tappe fondamentali di produzione dell’acciaio ancora presenti all’interno dell’ex Italsider di Bagnoli. L’officina meccanica, la torre di spegnimento, l’acciaieria, la palazzina uffici, l’impianto di trattamento acqua 1 e 2, l’altoforno e la sezione triangolare dell’altoforno.
Tutte strutture di archeologia industriale visibili in una veste inedita, perchè trasformate in otto installazioni grazie alle luci ideate dall’artista Cerami. Che non dimentichiamo ha visto recentemente due sue opere inserite nella Collezione Farnesina del Ministero degli Esteri a Roma.
Lighting Flowers a Bagnoli. Ma occorre affrettarsi a prenotare perché l’evento ha avuto un esordio col botto in termini di presenze (assolutamente da record) Per non rischiare di restare delusi, salvo eventuali proroghe.
Un’occasione unica per trascorrere una serata diversa a Bagnoli. Non illuminata dalle luci dei locali della movida dei fine settimana, bensì dalla light art.Che ci aiuta a sognare quartieri diversi in città diverse.