15 direttori di musei italiani hanno manifestato qualche giorno fa, per mezzo di una lettera, la loro solidarietà nei confronti di Cecilie Hollberg, ex direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze, rimossa dal Mibac il 9 agosto dal suo incarico.
Nella lettera indirizzata al ministro dei beni culturali Alberto Bonisoli si entrava nel merito della tempistica con cui è stato deciso di accelerare l’attuazione della riforma, la quale ha portato alla rimozione della direttrice tedesca.
L’autonomia dei musei risulta essere una questione assai delicata, molto più ampia di quella che ritiene oggi la vulgata dei nuovi direttori.
Durante il corso degli anni di direzione della Hollberg la Galleria dell’Accademia di Firenze, sede del David di Michelangelo, ha aumentato del 22% la quota di visitatori, giungendo fino ad un totale di 1,7 milioni l’anno, incrementando del 14,7% gli introiti, pari a circa 9 milioni di euro.
Cecilie Hollberg ha affermato che, dietro la decisione del ministero, si nasconderebbero, secondo lei, interessi di altro genere, “La base d’asta per i servizi accessori del museo ha raggiunto i 99 milioni di euro. Suppongo che questi finanziamenti abbiano fatto gola a qualcuno”.
La rimozione della Hollberg stupisce ancora, soprattutto rapportandola ai risultati ottenuti dalla stessa nel corso del suo mandato.
La lettera
Di seguito la lettera dei 15 direttori di musei accompagnata dai nomi dei firmatari.
I colleghi che hanno condiviso in questi quattro anni gli entusiasmi, le difficoltà ed i risultati della nuova avventura dei musei autonomi italiani, apprezzando di Cecilie Hollberg la competenza, l’impegno, la dedizione, la creatività, la lealtà, i successi, sono profondamente rammaricati del suo mancato rinnovo alla guida della Galleria dell’Accademia di Firenze e dei modi con i quali si è dato corso a questa decisione. Pur non volendo entrare nel merito delle recenti modifiche all’organizzazione del MIBAC, si rimane interdetti di fronte alla rapidità con la quale si è deciso di attuare la nuova riforma, facendo decadere anzi tempo la collega Hollberg dal suo incarico senza trovare il tempo di un incontro per discutere le prospettive dell’Accademia una volta privata dell’autonomia o per comunicare di persona alla Direttrice le deliberazioni assunte, che incidono così radicalmente sul museo da lei guidato fino a questo momento, oltre che sui destini personali. Ed in tal senso risulta doveroso ricordare anche il trattamento simile ricevuto dai colleghi Valentino Nizzo e Simone Quilici, rispettivamente già direttori del Museo Etrusco di Villa Giulia e del Parco Archeologico dell’Appia Antica. Ci auguriamo che non si vogliano disperdere la professionalità e i talenti di Cecilie Hollberg il cui bagaglio di esperienze appare di prezioso ausilio in tempi di transizione e di incertezza come questi.
Peter Assmann, Palazzo Ducale, Mantova
Peter Aufreiter, Galleria Nazionale delle Marche, Urbino
Martina Bagnoli, Gallerie Estensi, Modena
Sylvain Bellenger, Museo e Real Bosco di Capodimonte, Napoli
Serena Bertolucci, già Direttore di Palazzo Reale, Genova
James Bradburne, Pinacoteca di Brera, Milano
Anna Coliva, Galleria Borghese, Roma
Paola D’Agostino, Musei del Bargello, Firenze
Eva Degl’Innocenti, Museo Archeologico Nazionale di Taranto
Mauro Felicori, già Direttore della Reggia di Caserta
Flaminia Gennari Santori, Gallerie Nazionali d’Arte Antica di Roma
Carmelo Malacrino, Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria
Paola Marini, già Direttore delle Gallerie dell’Accademia. Venezia
Enrica Pagella, Musei Reali, Torino
Marco Pierini, Galleria Nazionale dell’Umbria, Perugia