Nel 2017 Donald Trump, l’attuale presidente degli Stati Uniti d’America, diede il via ad una nuova corsa alla Luna per riportare l’uomo sulla superficie del satellite naturale.
Negli ultimi anni, anche la Cina e la Russia si sono date da fare, sperimentando, attraverso simulazioni, la vita e la sopravvivenza sulla Luna.
In particolare, la Cina, che nel maggio 2017 ha concluso la sua simulazione sulla base lunare Lunar Palace 1, mediante la quale, un gruppo di volontari, ha sperimentato la coltivazione di vegetali e l’allevamento di vermi per potersi procurare delle proteine.
Ad aggiungersi in questa corsa, adesso, c’è anche l’Europa.
Il progetto, dell’Agenzia Spaziale Europea (Eas) e dell’Agenzia Spaziale Tedesca (Dlr), riguarda la costruzione di una miniatura della Luna che sarà posta come base di addestramento per i futuri astronauti e per la sperimentazione di tecnologie sul suolo lunare.
“Luna“, questo il nome della base, sarà ricoperta del tutto da polvere lunare artificiale, ricavata da polvere vulcanica prodotta da eruzioni vulcaniche di 45 mln di anni fa, nella regione dell’ Eifel.
Questa polvere, simile alla regolite lunare, sarà fabbricata in un laboratorio a pochi passi dal simulatore lunare.
La miniatura della Luna verrà utilizzata non solo per l’addestramento degli astronauti e la preparazione di future colonie ma, anche per progettarvici nuove tecnologie.
Questa riprodurrà le esatte condizione della superficie e della gravità lunare, attraverso dei cavi cui gli astronauti saranno collegati, per poter saltare come sulla luna, dove la gravità è molto più debole.
“Luna sarà un parco giochi emozionante per testare la tecnologia lunare” afferma Matthias Maurer, astronauta dell’Eas e responsabile del progetto.
Costruita su una superficie di 1.000 metri quadrati, sarà collocata in Germania, nelle vicinanze del centro di addestramento dell’Eas, vicino Colonia.
Con la stessa polvere che verrà fabbricata per simulare il suolo della superficie lunare, verranno fabbricati, anche, dei mattoni volti alla costruzione di una base lunare a forma di cupola chiamata FlexHab (Future Lunar Exploration Habitat).
Infatti, FlexHab, sarà l’esperimento attraverso cui si potrà capire se ci si potrà servire dei materiali del luogo per poter costruire le future basi delle colonie lunari.
Per Andreas Diekmann, direttore della pianificazione strategica dell’Eas: ” La Luna è il prossimo passo per l’esplorazione umana e un obiettivo principale per l’Eas.“
Ma la Luna non è altro che il trampolino di lancio per un altro progetto, molto più importante, ovvero quello che porterà l’uomo sul pianeta rosso, Marte.