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Lettera aperta a Roberto Massimo

  • Riceviamo e pubblichiamo
  • LETTERA APERTA AL SIG. ROBERTO MASSIMO
    Aspettavamo da tempo le dimissioni di Massimo Roberto, poiché come si dice
    “quello che si fa non si sa”. Pertanto, non siamo sorpresi della sua lettera di dimissioni
    in quanto noti erano e sono i Suoi approcci con chi , a differenza nostra che viviamo
    delle sole quote sindacali, vive anche di contributi diversi dalle quote e, quindi, ha
    qualche strumento in più per essere attrattivo nella giungla del mondo sindacale della
    Polizia di Stato.
    Leggendo la nota dell’ ex segretario U.P.L. Sicurezza di Napoli, non nascondo
    il primo desiderio di rispondere “ colpo su colpo” alle false doglianze contenute nella
    lettera di dimissioni. Ma, a mente fredda, ho ritenuto che forse è più proficuo impiegare
    il tempo che abbiamo a disposizione per tutelare veramente i colleghi di Napoli e non
    perdersi in inutili quanto sterili contrapposizioni che di sindacale nulla hanno a che
    vedere, riscontrando, pertanto, solo alcune cose che ritengo giusto chiarire.
    Per dovere di notizia, e per i pochi che non ne hanno contezza, comunico che
    degli interventi della U.P.L. Sicurezza in favore dei 455 ragazzi che meritano di
    essere arruolati in polizia, sono piene sia le nostre pagine social che gli uffici del
    dipartimento , cosi come per il concorso dei 436 vice commissari e dell’ indennità di
    O.P. per la stradale connessa all’emergenza Covid-19.
    La chat della segreteria nazionale vede, ancora oggi, la presenza di oltre 70
    comunicati della struttura U.P.L. di Napoli, di cui ben 20 indirizzati agli organi di
    stampa, così come nessuna ingerenza è stata mai intrapresa da chi scrive anche quando
    gli sterili quanto inutili comunicati stampa della U.P.L. Sicurezza Napoli erano
    indirizzati sia contro l’ amministrazione, sia contro alcuni dirigenti iscritti ad altre
    OO.SS. oltre che alle cariche istituzionali regionali campane.
    Massimo Roberto ha sempre gestito l’ organizzazione in completa autonomia
    (Napoli non ha nulla a che vedere con il Nazionale) anche quando ha convocato le
    pochissime segreterie al bar in due anni di gestione, quasi come se il sindacato fosse
    cosa propria e non patrimonio degli iscritti, dove le scelte politico sindacali sono ad
    appannaggio degli organismi sindacali deputati, ossia il direttivo provinciale mai
    convocato e le scarne segreterie convocate al Bar.
    Sui patti affiliativi sottoscritti prima con il Coisp ed oggi con il Siap la mia linea
    resta sempre la stessa. La U.P.L. è una organizzazione sindacale seria e, quando firmagli accordi, li rispetta!!! Se altri non hanno la nostra stessa sensibilità, abbiamo già
    dimostrato con i fatti che cambiamo area sino a quando non troviamo l’interlocutore
    serio come noi. Tuttavia, la mia stima nei confronti dell’ amico Giuseppe Tiani nonché
    le Sue personali rassicurazioni sul rispetto degli accordi, mi hanno sempre
    accompagnato nella scelta che tutta la U.P.L. Sicurezza ha fatto rispetto alla
    sottoscrizione del patto affiliativo con il Siap.
    Sulla gestione delle risorse dell’ organizzazione, poi, Roberto Massimo
    dimentica che in soli quattro mesi (gennaio/aprile 2020) ha richiesto ed usufruito di
    1150 ore di permesso sindacale sulle 1000 che gli spettavano per tutto l’anno,
    dimenticando, forse, che l’organizzazione sindacale si compone anche di altre figure
    quali i segretari di sezione, i componenti del direttivo provinciale ed i componenti la
    segreteria provinciale.
    Sulla tutela dei dirigenti sindacali di base, poi, non sappiamo se ridere o piangere
    quando, a fronte di una problematica di un Ufficio di Polizia di Napoli, viene trasmessa
    alla segreteria nazionale una nota di un dirigente sindacale territoriale, ben 30 giorni
    dopo che lo stesso aveva provveduto a redigerla.
    Per finire, non la nota, ma la rispettosa quanto dovuta risposta alle falsità
    contenute nella lettera di Roberto Massimo, la U.P.L. Sicurezza, anche grazie al
    determinante contributo dello stesso Massimo Roberto, pur prendendo le distanze dalla
    confederazione che voleva gestire organizzativamente il sindacato decidendo chi
    dovesse essere il Presidente, il Segretario Generale e quant’altro, ha mantenuto nello
    statuto il proprio carattere confederale. Quindi, scoprire oggi che non vi è più quel
    rapporto ed addirittura dogliarsene, dimostra quanto camaleontica sia la visione
    politico sindacale del collega.
    Poiché nessuno ha l’anello al naso, sarebbe stato più corretto e leale, nei confronti
    della U.P.L. Sicurezza, che Roberto Massimo fosse andato via dimettendosi e
    ringraziando “migliaia di volte” U.P.L. Sicurezza, stante l’aiuto iniziale avuto dalla
    stessa a fronte dei 700 iscritti che dalla sua vecchia organizzazione sindacale di
    appartenenza dovevano transitare nell’attuale e che nessuno ha mai visto.
    Cosi come sarebbe stato più corretto prendere atto che nella U.P.L. Sicurezza le
    quote sindacali sono divise al 50% tra strutture territoriali e nazionale e, quindi,
    quote al 100% non vengono e non possono essere elargite a nessuno.
    Per chiudere, auguro all’ ex segretario Roberto Massimo tutte le migliori fortune
    politico sindacali nella nuova organizzazione sindacale che lo accoglierà e, nonvolendo scomodare Confucio ma essendo legato alle mie origini napoletane, ricordo
    che Totò diceva” ‘cca nisciuno è fesso”.
Valentina Maisto
Valentina Maisto
Appassionata di scrittura ha pubblicato vari racconti con diverse case editrici e da sempre sogna di diventare giornalista. Ma il suo sogno più grande è quello di poter pubblicare una sua antologia di racconti.