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Leopardi il poeta dell’Infinito, la miniserie evento in TV

Leopardi il poeta dell’Infinito una miniserie evento in due puntate, in onda martedì 7 e mercoledì 8 gennaio su Rai1.

Presentata dal regista Sergio Rubini, in anteprima mondiale al Festival di Venezia 2024.

La serie ripercorre la vita del poeta, dall’infanzia a Recanati, dove fu bambino prodigio.

Si passa poi agli anni delle ribellioni adolescenziali.

E poi a quelli dell’affermazione come poeta e pensatore, tra amori impossibili, successi letterari e delusioni.

Leopardi il poeta dell’Infinito

Ambientato e girato in buona parte nella Recanati, gioiello nel cuore delle Marche, terra di quel giovane favoloso, Giacomo Leopardi che ne rese immortali palazzi, vicoli e piazze.

È proprio l’”Infinito” una poesia di Giacomo Leopardi scritta durante il suo giovanile soggiorno a Recanati, nelle Marche, scritta tra il 1818 ed il 1821.

Il poeta, seduto davanti ad una siepe, immagina oltre questa spazi interminabili, che vanno oltre anche la linea dell’orizzonte che la siepe in realtà nascondeva.

Sempre caro mi fu quest’ermo colle,

E questa siepe, che da tanta parte

Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.

Ma sedendo e mirando, interminati

Spazi di là da quella, e sovrumani

Silenzi, e profondissima quiete

Io nel pensier mi fingo; ove per poco

Il cor non si spaura. E come il vento

Odo stormir tra queste piante, io quello

Infinito silenzio a questa voce

Vo comparando: e mi sovvien l’eterno,

E le morte stagioni, e la presente

E viva, e il suon di lei. Così tra questa

Immensità s’annega il pensier mio:

E il naufragar m’è dolce in questo mare.

Leopardi il poeta dell’Infinito e Napoli

Non viene trascurato il legame del poeta con Napoli, dove il poeta visse gli ultimi anni della sua vita.

Parte delle riprese sono state girate presso la Certosa si San Martino (al Vomero), il Complesso di Santa Maria La Nova e la Reggia di Portici.

È qui che il poeta visse in compagnia di Antonio Ranieri.

È che inizia la serie, a Napoli nel 1837, invasa dal colera, l’amico più caro, Antonio Ranieri, impone a un sacerdote nella notte l’ingresso in chiesa della bara che contiene le spoglie mortali del poeta.

Leopardi è considerato un miscredente pericoloso e quindi degno della fossa comune.

Ranieri inizia da lì la narrazione della vita dell’amico a partire dall’infanzia in cui il padre lo vuole destinato al sacerdozio.

Fu un legame importante quello di Leopardi con Napoli, dove è seppellito nel parco Vergiliano a Piedigrotta.

Leopardi il poeta dell’Infinito

Cast Leopardi il poeta dell’infinito

Un film di Sergio Rubini. Con Leonardo Maltese, Alessio Boni, Giusy Buscemi, Cristiano Caccamo.

Dora Caccavale
Dora Caccavale
Nata a Napoli (classe 1992). Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autrice del libro "Lettere di Mattia Preti a Don Antonio Ruffo Principe della Scaletta" AliRibelli Editore. Organizzatrice di mostre ed eventi artistici e culturali. La formazione rispecchia il suo amore per l'arte in tutte le sue forme. Oltre alla storia dell'arte ha infatti studiato, fin da bambina, danza e teatro. Attualmente scrive per la testata XXI Secolo.