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Leggende e storie intorno al Vesuvio e al Cratere

Una delle leggende legate al Vesuvio narra che un uomo con il volto nero chiamato Mauro la notte chiese un giorno alla magia del vulcano di essere trasformato in un uomo normale.

La sua preghiera venne esaudita, così un angelo gli apparve, lo portò sul cratere del Vesuvio e soffiandogli il volto divenne bianco come la neve.

Un’altra storia è invece legata ad altri due luoghi che si trovano sul Vesuvio è quella di un monaco malvagio che invocò la magia del Vesuvio per scopi crudeli. Il vulcano si sdegnó nel sentire le preghiere piene d’odio e una colonna di fuoco uscì da uno dei crateri. Mandò giù a valle un cavallo magico con gli occhi infiammati e una criniera di serpenti.

L’animale rincorse il malvagio monaco e quando gli si avvicinò batté lo zoccolo a terra e magicamente si aprì un varco nel quale il monaco sprofondò. Di preciso oggi il nome è diventato Atrio del Cavallo e Monaco.

È notte sulla vetta del Vesuvio, i vesuviani, stanchi dopo una lunga giornata, tentano di dormire. Sanno già che sarà impossibile perché, puntuale come ogni notte, da quando un fiume di lava è uscito dal cratere, ormai non si riesce più a dormire a causa di un urlo disumano che scuote la quiete dei sogni.”

Viene raccontato così l’urlo del vulcano, come una voce femminile che appartiene al Vesuvio, la strega del Vesuvio e l’eruzione degli anni ’80. Una leggenda cupa che strega e mescola la realtà storica alla fantasia.  Tramandata a livello orale, la leggenda risale all’800 inoltrato e inizia a diffondersi subito dopo l’eccezionale eruzione che coinvolse la città di Napoli.

Questa è solo una delle tante leggende partenopee  misteriose, dove una strega è protagonista. La leggenda della strega del Vesuvio ha ispirato anche due personaggi dei cartoni animati.