Legambiente Campania, allarme sostanze inquinanti.
Quattordici punti monitorati ed analizzati da Legambiente Campania risulterebbero oltre i limiti di legge. Dieci sono stati giudicati gravemente inquinati.
Oggetto di studio portato poi alla luce da Legambiente, canali e foci veicoli di pessima depurazione e scarichi di sostanze illegali che arrivano inevitabilmente ai mari.
Un quadro negativo posto all’attenzione di tecnici, e volontari che si occupano da anni di monitoraggio e diffusione di informazioni che riguardano la salubrità delle nostre coste.
Stando ai dati pervenuti dal monitoraggio di Legambiente Campania, si apprende che le indagini versano su enterococchi intestinali ed Escherichia Coli.
Su cinque punti della costa campana uno, è stato giudicato come gravemente inquinato, si tratta della foce del fiume Savone, nel Comune di Mondragone
Altri punti fortemente compromessi sono : la foce dei canali di Licola, foce dell’Alveo Volla, foce fiume Sarno tra Castellammare e Torre Annunziata.
Altri 13 punti sono stati poi analizzati nella provincia di Salerno tra Atrani fino a Pintecagnano.
Da quel che emerge dalle indagini di Goletta Verde, i fattori inquinanti sottovalutati compaiono gli smaltimento impropri di olii esausti, motivo per cui il CONOU, affianca da anni la campagna di Goletta Verde per l’informazione sul riciclo giusto dell’olio da smaltire.
Olio che se riciclato può avere una seconda vita .
Altri fattori altamente rischiosi per la salute dei nostri mari, sono certamente i lubrificanti dei macchinari industriali, carburante delle barche , automobili e mezzi agricoli.