Secondo i dati di Bruxelles, l’economia italiana comincia a registrare i primi miglioramenti.
Il commissario all’economia italiana , Paolo Gentiloni, ha presentato le previsioni economiche di primavera: l’incertezza resta comunque elevata, finché la pandemia è ancora in atto e continua a pesare su di essa.
“L’economia italiana crescerà in modo robusto quest’anno ed anche il prossimo. Le prospettive sono migliori delle attese per due fattori: un rimbalzo più forte del previsto nell’attività globale e nel commercio, e l’impulso del Recovery è stato incorporato alle previsioni“.
Il rialza accertato, registra il 4,2% per il 2021 mentre prevede il 4,4% per il prossimo anno. Per la precisione, si attende che il Recovery spinga la crescita Ue di circa 1,2% nel periodo 2021-2022.
Però queste previsioni possono valutare solo l’impatto immediato e diretto sul Pil dall’aumento della domanda interna, quindi non hanno un raggio a lunga gittata- “Possono solo catturare parzialmente gli effetti indiretti che saranno generati dal rafforzamento degli investimenti e dalle riforme del Recovery”– ha aggiunto Gentiloni.
La Commissione europea prevede che l’Italia torni ai livelli pre pandemici verso la fine del 2022.
Lo scorso febbraio si registrò un meno 8,8% del Pil 2020, quest’anno si registra per il momento più 3,4% e per il 2022 ci sarà il 3,5%.
Ci sono purtroppo altri dati che sono tutt’altro che entusiasmanti: l’Ue prevede che quest’anno il deficit-Pil risulti perfino peggiore del 9,5%, cui era schizzato nel 2020, raggiungendo l’11,7%, per poi quasi dimezzarsi al 5,8% nel 2022.
E sul debito-Pil prevede un picco al 159,8% quest’anno, dopo il 155,8% del 2020, e successivamente una lieve moderazione al 156,6% nel 2022.
Sempre per quanto riguarda l’Italia, la Commissione europea prevede che il tasso di disoccupazione raggiunga il 10,2% quest’anno, dal 9,2% del 2020, e che mostri una limatura al 9,9% nel 2022.
Secondo le previsioni, inoltre, la crescita sarà portata dai consumi privati, dagli investimenti soprattutto quelli pubblici spinti dal Next Generation EU, e dalla ripresa della domanda mondiale.
Tra le grandi economie europee, la Germania avrà una ripresa più lenta (+3,4% nel 2021 e +4,1% nel 2022) mentre la Francia andrà meglio della media (+4,2% quest’anno e +4,4% il prossimo).
Anche se non siamo ancora fuori pericolo, le prospettive economiche dell’Europa sono molto più rosee» ha detto Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo della Commissione europea. «L’economia europea sta iniziando a uscire dall’ombra della COVID-19» ha aggiunto Paolo Gentiloni, commissario per l’Economia.
La strada per il recupero è insomma ancora lunga e i consumi sono fermi.