Pozzuoli è un comune in provincia di Napoli. Quali sono le origini di questa città flegrea?
Secondo alcune fonti storiche, le origini di Pozzuoli risalgono ad alcuni esuli Sami. Essi, sfuggiti dalla tirannide di Policrate, fondarono la città nel 529 a. c. chiamandola Dicearchia, con il consenso di Cuma che controllava il territorio.
Dicearchia significa città del giusto governo. Tale nome comincia a circolare solo nel II secolo a. c. nelle opere degli scrittori: Polibio e Lucilio.
La nuova città visse alle dipendenze di Cuma.
Inoltre, Dicearchia difese l’ellenismo campano contro i Sanniti e contro gli Etruschi.
Nel 421 a. c i Sanniti conquistarono la Campania e Dicearchia fu chiamata Fistelia. Nel periodo sannita, la città visse un progresso commerciale, grazie alla presenza del porto e dei contatti con la zona dell’entroterra campano.
Nel 338 a. c. la Campania venne occupata dai Romani. Così Fistelia venne romanizzata e prese il nome di Puteoli, che significa piccoli pozzi, in quanto sul territorio c’ erano molte sorgenti di acque termo-minerali e sulfuree.
Con i Romani, Puteoli divenne il porto mediterraneo di Roma.
Puteoli fu anche luogo di villeggiatura per i patrizi romani. Nel periodo romano, a Puteoli furono creati monumenti come:
- il tempio di Augusto
- l’anfiteatro Flavio
- il tempio di Serapide
- lo stadio Antonino Pio
- l’anfiteatro Minore.
Ancora oggi è possibile visitare tali monumenti storico-artistici.
Il prestigio del porto puteolano cominciò a venire meno lentamente quando a Roma venne sistemato il porto di Ostia, iniziato dall’imperatore Claudio e terminato poi per volontà dell’imperatore Nerone.
I cittadini puteolani furono costretti a lasciare il quartiere del porto a causa del fenomeno del bradisismo, che consiste in un periodico abbassamento o innalzamento del livello del suolo.
La città è stata segnata da due violenti episodi di bradisismo, avvenuti:
- uno nel 1970
- l’altro nel 1983
Ancora oggi la città è soggetta a tale fenomeno.