venerdì 22 Novembre, 2024
11.7 C
Napoli

Articoli Recenti

spot_img

Le maschere di Carnevale più belle d’Italia

Fonte: Pianetabambini.it

In vista del Carnevale, conosciamo meglio le maschere rappresentative di ogni regione d’Italia

Cominciamo da quello più conosciuto, Arlecchino: 

Arlecchino è un servo molto pigro, ma anche molto agile. Questo scapestrato si ingegna nell’architettare brogli e truffe, ma finendo per attirare simpatia a causa dei suoi continui fallimenti. A questo strambo personaggio è legata una favola molto carina, la storia ha origine in Lombardia, nella città di Bergamo.

C’era una volta un bambino bergamasco, chiamato Arlecchino, era molto povero e viveva con sua madre in una piccola casetta. Nel periodo di Carnevale la sua scuola organizzò una grande festa, nella quale ogni bambino avrebbe indossato un costume; tutte le mamme cucirono splendidi vestiti per i propri figli, ma non quella di Arlecchino. La mamma di Arlecchino era povera e non poteva permetterselo, allora ogni mamma decise di donare un pezzo di stoffa per creare un vestito anche ad Arlecchino. Ciò che venne fuori fu un costume originalissimo e bellissimo, ancora più bello di altri perché realizzato con il buon cuore di tutte le mamme.  

Pulcinella 

Un’altra maschera molto conosciuta è quella napoletana, Pulcinella è il suo nome. Pulcinella è un servo molto furbo, capace di adattarsi a qualsiasi lavoro, mercante; fornaio;contadino; ciarlatano; truffatore ecc . È continuamente alla ricerca di un metodo efficace per guadagnare soldi. Malgrado i suoi metodi non sempre limpidi, è anche un credulone ed è incapace a mantenere un segreto.

Pantalone e Colombina  

 

Pantalone è un ricco mercante veneziano, estremamente avaro, amante delle donne; infatti non perde occasione di partire alla conquista di qualche bella fanciulla. Tre le donne che cerca di conquistare c’è anche Colombina, moglie di Arlecchino. Non lasciatevi ingannare dal suo viso cosi dolce, è in realtà una servetta furba e adulatrice, che si diverte a beffeggiare chi la circonda. È al servizio della figlia di Pantalone, Rosaura.

Florindo

Non tutti conoscono questa maschera, il suo nome è Florindo. Questo personaggio carismatico è una delle maschere dell’ Emilia Romagna. Florindo è un giovane affascinante, protagonista di sollazzi amorosi nella Commedia dell’Arte. La figlia di Pantalone, Rosaura è profondamente innamorata di questo aitante giovanotto, ma lui non è chiaro se le corrisponda, dipende molto dalla storia che si racconta.

Mosciolino 

È la maschera che rappresenta la città di Ancona. Anche su questo personaggio c’è una storia molto carina: Mosciolino è un ragazzino orfano, dedito alla pesca, e se ne sta sempre con indosso vestiti buffi rovinati dal sole. Un giorno sente un frastuono provenire dalla città, si reca nel centro e scopre che sono in atto i grandi festeggiamenti di Carnevale. Durante la parata di carri, scorge il carro dedicato a Nettuno, incuriosito si sporge per vedere meglio; il suo abbigliamento risulta così buffo da essere scambiato per un travestimento vero e proprio e così viene incoronato miglior maschera di Carnevale. 

Frappiglia 

È la tradizionale maschera abruzzese. Frappiglia è un semplice contadino, la sua storia narra che riuscì ad ingannare addirittura il diavolo, vendendogli l’anima per del cibo e riuscendo a stipulare un contratto che gliela restituisse; infatti porta in volto macchie che ricordano la sua esperienza negli inferi.

Burlamacco 

È la famosa maschera rappresentativa del Carnevale di Viareggio. Sicuramente avrete avuto occasione di vederla almeno una volta, se non durante la bellissima parata del carnevale di Viareggio, almeno in tv. Si dice che la sua maschera derivi da un elemento donato da ogni maschera di carnevale.

Rugantino 

Il nome di questa maschera dedicata alla nostra capitale italiana, deriva dal termine prettamente romanesco ” ruganza” che sta ad indicare proprio l’arroganza dei bulli romani, oppure caricatura dell’arroganza della gendarmeria. C’è da dire però che con il tempo, Rugantino ha cambiato significato, rappresentando invece i sentimenti popolari della Roma amante della giustizia.

Farinella 

Maschera tradizionale pugliese. Il suo nome è ispirato alla farina ricavata da ceci e orzo, elementi tipici del luogo.

Capitan Spaventa 

” io sono il Capitano Spavento da Valle Inferna, soprannominato il Diabolico, Principe dell’ordine equestre, grandissimo bavatore, grandissimo feritore e grandissimo uccisore…figlio del terremoto e della saetta, parente della morte e amico strettissimo del gran Diavolo dell’Inferno”

Capitan Spavento è un personaggio vanaglorioso, uno spadaccino vanitoso, sempre pronto a donarsi all’amore. Il suo personaggio è originario della Liguria.

Gianduia 

Questa maschera nasce a Torino nel 700 e rappresenta il classico popolano del luogo: amante del buon vino, della bella tavola, allegro ma molto distratto.

Mamuthones

Maschera tipica del carnevale sardo. Si tratta di una maschera antichissima, ma ancora oggi non si sa quale sia il suo originario significato.

Beppe Nappa 

È la maschera che rappresenta la Sicilia. Beppe Nappa è un servo sciocco e pigro che non perde occasione di combinare guai, è un uomo assolutamente scroccone e fannullone per eccellenza.

Giangiurgolo

Per ultimo abbiamo la maschera che rappresenta la Calabria. Questo personaggio incarna perfettamente le caratteristiche della persona pettegola e ingorda, che prende in giro i dominatori spagnoli e aragonesi, ma finendo per essere deriso egli stesso a causa del suo fisico.