“Riceviamo e Pubblichiamo”
I Lavoratori Aereoportuali Stagionali di Napoli Capodichino hanno incontrato ieri, 1 giugno, il sindaco di Napoli Luigi De magistris. Riportiamo di seguito il comunicato stampa ricevuto dagli stessi.
COMUNICATO LAVORATORI AEROPORTUALI STAGIONALI
INCONTRO IL SINDACO DE MAGISTRIS
Ieri 1° giugno 2020 una delegazione dei Lavoratori stagionali dell’aeroporto di Napoli Capodichino è stata ricevuta dal Sindaco De Magistris per un confronto sulle criticità che al momento siamo costretti ad affrontare, come lavoratori di uno dei settori più colpiti dall’emergenza epidemiologica Covid-19.
Durante l’incontro, a cui hanno presenziato anche i consiglieri Carmine Sgambati e Laura Bismuto, la nostra delegazione ha avuto modo di ribadire al sindaco tutte le difficoltà della nostra situazione attuale e futura: il ritardo nell’erogazione dei bonus e l’esclusione da essi di tantissimi stagionali, l’assenza di lavoro e il precariato strutturato, la necessità di definire un piano di lungo termine per la ripresa del settore aeroportuale campano e dell’economia turistica del territorio.
Il Sindaco, particolarmente sensibile ai temi del precariato lavorativo e del rilancio del turismo, si è impegnato a farsi portavoce delle nostre istanze e delle nostre proposte presso il governo e gli enti regionali, nonché presso la Gesac – Società di Gestione Servizi Aeroporti Campani, di cui la Città Metropolitana di Napoli è azionaria.
L’incontro, chiesto al sindaco lo scorso 25 maggio, in occasione della prima riunione del Consiglio Comunale dopo il periodo di quarantena, è arrivato dopo mesi di totale invisibilità, ma segna di per sé un cambio di rotta. È infatti un primo importante segno della considerazione e dell’interesse che l’amministrazione comunale riserva a noi aeroportuali precari.
Questo confronto con l’amministrazione locale chiude quindi una giornata di mobilitazione, iniziata già nella mattinata di ieri con un presidio dei lavoratori stagionali aeroportuali davanti all’Aeroporto, dove la loro lotta si è unita a quella dei dipendenti a tempo indeterminato delle società di servizi in appalto i cui contratti non sono stati rinnovati, sempre a causa dell’emergenza.