L’arco felice è un’opera, che si trova a Pozzuoli.
L’opera è situata nel taglio del Monte Grillo per permettere l’accesso alla città di Cuma tramite la Domiziana, antica strada, costruita nel 95 a.c.
Questa via, costruita per volontà dell’imperatore Domiziano, è una biforcazione della via Appia, antica strada, che collega Roma a Brindisi.
Essa migliorò i collegamenti commerciali tra Pozzuoli, anticamente chiamata Puteoli, e la restante parte dell‘Impero.
La Domiziana parte da Mondragone, anticamente chiamata Sinuessa, poi costeggia tutto il litorale a nord di Napoli.
Inoltre, è importante sottolineare che il monumento è un’opera onoraria dell’imperatore Domiziano.
Esso fu costruito da mura di grandi dimensioni, pari a 70 piedi di altezza e 55 piedi di larghezza.
L’ opera aveva le seguenti funzioni:
- era l’imponente porta della città di Cuma, provenendo da Pozzuoli,
- era una struttura difensiva,
- aveva il compito di contenere frane e smottamenti.
Per quanto riguarda la struttura, si evidenzia che sopra l’arcata è presente un altro arco, che svolgeva funzioni strutturali.
Poi, ci sono grandi nicchie su tre ordini, presenti su entrambe le facciate.
Così queste nicchie contenevano imponenti statue.
Inoltre, si ricorda che è possibile avere notizie della struttura dai disegni e incisioni, risalenti al 18esimo secolo.
L’arco, opera laterizia, presentava rivestimenti di stucchi e marmi, ma attualmente non ci sono più a causa di modifiche e depredazioni, subite dall’opera.
Oggi, il monumento non è in ottime condizioni.
Sull’arco felice c’è anche un’antica leggenda.
Secondo tale leggenda, gli innamorati, che fossero passati sotto l’arco, se si fossero baciati, sarebbero stati felici per tutta la vita.
L’opera ha dato il nome anche a una frazione di Pozzuoli, confinante con Bacoli, denominata appunto “Arco Felice”.
Tuttavia, si evidenzia che il monumento non si trova in quella frazione.
L’arco felice è uno dei monumenti più antichi e significativi di Pozzuoli.