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La verità sul video di Insigne, parla Checco, il destinatario: “Siamo umani anche noi”

Un video del campione Lorenzo Insigne ha sollevato un polverone social. In questo breve filmato diffuso su Twitter il calciatore del Napoli e della nazionale italiana augura ad un tifoso chiamato Checco una “presta libertà“. Nel gergo della città di Napoli, di solito, questa espressione è un augurio rivolto ai detenuti. Il giocatore dice nel video: “Ti sono vicino. Mi raccomando, ti auguro una presta libertà. Forza Napoli, ciao“.

Molti non hanno reagito bene all’augurio di Insigne e sono indignati dall’idea che il campione abbia augurato con leggerezza “una presta libertà” ad un detenuto. Secondo alcuni, il campione della Nazionale Italiana e simbolo dell’Italia nel mondo avrebbe commesso uno scivolone. Perfino l’Unione dei Sindacati di Polizia aveva chiesto chiarimenti all’attaccante.

Video di Insigne: la spiegazione del procuratore Vincenzo Pisacane

Il suo procuratore, Vincenzo Pisacane, ha rilasciato una spiegazione ufficiale per difendere il calciatore dalle accuse. Secondo Pisacane, Insigne nel video non stava salutando un detenuto ma un ragazzo in quarantena a causa del Covid. Il suo sarebbe stato un augurio scherzoso di pronta guarigione.

La versione, però, non torna affatto. Alzando la voce il procuratore avrebbe spiegato: “Ma come si fa a pensare altre cose? Sono sconcertato. Ma in che mondo viviamo? Si vede benissimo che Lorenzo ride. Ma davvero qualcuno pensa che un uomo e un calciatore come Lorenzo, il numero 10 della Nazionale italiana, possa aver voluto, con quella frase, mandare un messaggio diverso dagli auguri di pronta guarigione a un ragazzino di 17 anni che da giorni non poteva uscire perché affetto dal Covid? Ma per favore“.

Il destinatario si fa avanti e sbugiarda la versione ufficiale: “Non deve vergognarsi di aver salutato un detenuto. Siamo umani anche noi”

Il destinatario del video, dopo queste dichiarazioni, ha deciso di farsi avanti con Internapoli per chiarire una volta per tutte la vicenda e sbugiardare la versione ufficiale fornita dal procuratore.

Si chiama Checco, tifoso del Napoli e fan di Insigne, ed in questo momento è agli arresti domiciliari. Ha deciso di parlare pubblicamente perché deluso dalle dichiarazioni del procuratore. Spiega: “Insigne è un mio idolo e per me avere quel video saluto è stata una cosa bellissima“.

Continua: “Io e Insigne non abbiamo alcun tipo di rapporto, sono un suo grande tifoso e basta. Mi dispiace che abbia inventato la scusa del Covid. Mi ha dato una grande gioia ricevere quel video e pubblicandolo sui social volevo condividere la mia felicità“.

Conclude, poi: “Insigne non deve vergognarsi di aver fatto un video saluto ad un detenuto. Ho sbagliato e sto pagando le conseguenze, ma non spaccio né faccio rapine né tantomeno sono in qualche clan. Quando ho letto certe frasi mi sono sentito zero. Non siamo animali, siamo persone anche noi. Quando ho visto quel messaggio sembravo un bambino, perché per me è stato emozionante“.

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.