La tv a colori è oggi una normalità, con l’alta definizione poi è possibile stabilire ogni piccolissima sfumatura di colore e ogni infinitesimale imperfezione.
Come ben noto però non è stato sempre così.
Il progresso tecnologico ha faticato a farsi avanti, specie in Italia.
Per giungere alla trasmissione di programmi a colori ci sono volute diverse prove tecniche, con una prova generale di grande livello, ma il 1 febbraio 1977 la Rai diede il via.
Erano in realtà trascorsi cinque anni dalla famosissima sera in cui Rosanna Vaudetti, storica “Signorina buonasera”, annunciò per la prima volta a colori, la trasmissione della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Monaco di Baviera.
Ma perché ci volle così tanto tempo per arrivare alla essa in onda di programmi a colori?
Tv a colori : storia del progresso
Secondo alcune fonti storiche, un ipotesi di ritardo dell’approdo della Tv a colori in Italia sarebbe dovuta alla volontà di alcune forze politiche. Questo perché nella maggioranza, c’era chi sosteneva che fosse pericoloso indurre i cittadini ad acquistare i costosi apparecchi adatti a ricevere le trasmissioni a colori. Si temeva un indebitamento, anche se già dalla fine degli Anni ’60 i principali Paesi europei avevano abbandonato il bianco e nero e, la Bbc, nella primavera del 1968, aveva trasmesso a colori l’Eurovision Song Contest di Londra.
Il nostro Paese era già in possesso di questa tecnologia dal 1961, ma il cambiamento tardava ad arrivare.
Vi fu anche la questione degli standard di trasmissione da utilizzare.
I modelli possibili erano due, quello francese o quello tedesco e c’era chi caldeggiava lo sviluppo e di una tecnologia italiana.
Per risolvere il problema in occasione delle Olimpiadi del 1972, vennero provate entrambe le tecniche: un giorno le gare furono trasmesse con il sistema “tedesco”, un giorno con quello “francese”. I
L’allora direttore generale della Rai, Ettore Bernabei, aveva fatto installare nel suo ufficio due televisori a colori di tipo diverso.
Lo scopo? Valutare immediatamente le differenze, ma in quell’occasione non giunse alla scelta.
Fu solo dopo due anni di ulteriori prove tecniche, e dopo che anche le Olimpiadi di Montreal del 1976 furono trasmesse a colori che il 1° febbraio 1977 la Rai iniziò a trasmettere a colori, anche se non in modo completo.
In quel momento si decise, infatti, che molti programmi restassero ancora in bianco e nero per qualche tempo.