La storia del fossile dell’uomo-drago è davvero avvincente. Il fossile emerso e scoperto in Cina potrebbe appartenere ad una nuova specie umana, ed essere addirittura più vicino alla nostra specie, molto più vicino dei Neanderthal.
L’uomo di Neanderthal visse nel periodo paleolitico medio, ovvero fra i 200.000 e 40.000 anni fa.
Il fossile dell’uomo-drago è un cranio (conservato perfettamente) di un uomo di circa 50 anni. Si stima che quest’uomo abbia vissuto ben 146.000 anni fa.
Gli archeologi chiamano questo uomo “Homo Longi” o “Uomo-Drago” (Dragon-Man), poichè ritrovato in Cina, più precisamente nella Regione di “Dragon River”.
La storia del fossile è davvero affascinante. Il cranio, infatti, è stato ritrovato nel 1933 da un operario. Ritrovato durante la costruzione di un ponte su un fiume nella città di Harbin in Cina. (Provincia occupata all’epoca dai Giapponesi). L’operaio riconoscendo il grande reperto storico, e per non farlo cadere in mani sbagliate, lo avvolse in un telo e lo nascose in un pozzo abbandonato, il fossile è stato lì per decenni.
La storia incredibile continua…
Sul punto di morte, nel 2018, l’uomo rivelò la scoperta al nipote. Così tutta la famiglia decise di donarlo al Museo di Geoscienze di Hebei.
Sembra un film d’avventura, che ha dell’incredibile, infatti c’è davvero dell’incredibile in questa scoperta.
Il fossile al Museo è stato studiato ampliamente e datato 146.000 anni fa, non di più.
Il teschio apparteneva ad un uomo adulto sulla 50ina, il cranio lungo 23 centimetri e largo 15 centimetri. Il cervello era più grande del 7% rispetto a quello dell’uomo odierno. Il naso era ampio e tondeggiante. I lineamenti sembrerebbero molto più delicati rispetto all’uomo di Neanderthal, con guance piatte e non sporgenti e bocca grande.
Questa combinazione sembrerebbe non essere mai stata ritrovata in nessun ominide pervenuto. Potrebbe essere davvero un’altra specie, molto più stretta e vicina alla nostra.
Quindi è una nuova specie? Non tutti hanno la stessa convinzione…