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La sirenetta di Andersen ed il legame con Napoli

La storia di Napoli è legata indissolubilmente alla figura della sirena Partenope, dalla quale deriva il nome della città. Tra le storie più famose relative a queste creature abbiamo “La sirenetta” dello scrittore e poeta danese Hans Christian Andersen. Quest’ultimo fu un grande amante di Napoli e delle ambientazioni campane.

Proprio Partenope è protagonista di diversi miti, tra i quali quello che la vede invaghita dell’eroe Ulisse. Quest’ultimo resiste al canto ammaliatore della creatura, che, disperata, perisce in preda al dolore. Secondo alcune versioni, il corpo della sirena sarebbe stato portato sulla costa dalle creature del mare, qui si sarebbe dissolto dando vita a Neapolis, letteralmente “nuova città”.

Secondo un’altra versione, le tre sirene Partenope, Ligea e Leucosia, durante un’esibizione canora sarebbero state surclassate dalla lira di Orfeo. Non potendo tollerare la sconfitta, le creature si lanciarono in mare, dove divennero degli scogli.

Negli ultimi anni l’immagine della sirena è stata monopolizzata dalla fiaba di Andersen “La sirenetta”. Anche l’omonimo film della Disney ha avuto un enorme impatto sull’immaginario collettivo; in questa versione la sirena troverà il vero amore in un mortale. In realtà l’idea di Andersen prevede elementi più complessi e talvolta in contrapposizione tra loro.

La trama de “la sirenetta” di Andersen

Nella fiaba di Andersen, la sirenetta, figlia del Re del Mare, in occasione del suo quindicesimo compleanno ottiene la possibilità di esplorare la superficie e di conoscere il mondo dei mortali. Durante un naufragio la sirena, anziché cantare allo scopo di irretire gli uomini e condurli alla morte, si interessa ad un giovane principe e se ne innamora perdutamente. La creatura del mare salva il principe e se ne prende cura, questi vede la sirena e ne ascolta il canto. Per restare con il suo amato, la sirenetta fa appello ai poteri della Strega del mare, la quale la priva della lingua e, grazie ad un sortilegio, trasforma la sua coda in un paio di gambe. Il patto tra la fattucchiera e la sirena prevede una condizione: la giovane dovrà far innamorare il principe in un tempo stabilito, in caso contrario diventerà schiuma del mare.

Il principe non riconosce la fanciulla in forma umana, dato che ne conosce solo la voce, così sposa un’altra donna. La sirenetta ha un’ultima possibilità per salvarsi: prendere la vita dell’amato principe con un coltello stregato e bagnare i piedi nel suo sangue.

Ma la sirena, troppo innamorata del giovane, non può accettare una simile soluzione: accoglie l’infausto destino e si trasforma in schiuma del mare.

Napoli e Capri: fonti di grande ispirazione per il lavoro di Andersen

Nella fiaba di Andersen l’amore è il tema principale, spinge la sirena al salvare il proprio amato, anche se quest’ultimo non la ricambia. Andersen sceglie come contesto della fiaba uno dei luoghi più belli e suggestivi del mondo: la Grotta azzurra di Capri.

Il mare cristallino, unito ai ghirigori di luce prodotti dal sole e al cielo terso, incantarono lo scrittore, giunto a Napoli per il Gran Tour, molto in voga nel suo secolo; Andersen riportò minuziosamente la bellezza dell’ambientazione campana, esaltando la bellezza degli scorci tipici. Napoli e le sue isole furono fonte di grande ispirazione per l’opera del poeta, che diede vita ad una fiaba intramontabile.