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La quarantena e l’impatto sull’inconscio collettivo

“In questo periodo di quarantena sto facendo un sogno ricorrente. Tutte le notti sogno di salvare una bambina dalle onde del mare” – 10 aprile 2020 – Michela Launi . Durante i giorni di lockdown tra Marzo e Aprile molti si addormentavano con la certezza che avrebbero vissuto un’avventura o hanno sognato  il mare aperto o fatto degli incubi. Sogni ricorrenti assomigliano incredibilmente a quelli prodotti da molti altri nel medesimo periodo. Come se la stessa immagine onirica avesse il prodigioso dono dell’ubiquità.

“Sognando la quarantena” è un libro che nasce dal desiderio di raccontare questo miracolo notturno. Racconti e riflessioni ai tempi della quarantena Covid 19. Il libro è una raccolta di circa 80 sogni prodotti da più o meno 20 persone durante i mesi di quarantena e lockown 2020. I sogni sono commentati dalla psicologa Michela Launi ed illustrati da Gaia Gragnano. L’idea alla base del lavoro editoriale è che le esperienze della pandemia e della quarantena si siano riflesse nell’inconscio collettivo il quale si è mostrato nei sogni di ciascuno. Il fatto incredibile è che capita che persone anche molto diverse tra loro, ma accomunate da una medesima esperienza o che abitano lo stesso contesto sociopoliticoculturale, vivano nello stesso periodo viaggi notturni tra loro molto simili. Il libro, infatti, mostra che esistono metafore oniriche collettive e ricorrenti, svincolate almeno in parte dalla biografia e dall’inconscio personali.

Michela Launi l’autrice lavora come psicologa ad orientamento psicoanalitico specializzata in percorsi clinici per adulti e giovani adulti. Al fianco di bambini e ragazzi affetti da diverse forme di disabilità come educatrice domiciliare e scolastica nelle scuole medie ed elementari milanesi.

Gaia Gragnano anche lei lavora come psicologa in ospedale occupandosi di percorsi clinici rivolti a persone che ricevono una diagnosi di malattia degenerativa e ai loro familiari. Oltre all’attività di reparto riceve adolescenti e adulti nel suo studio privato in zona Niguarda. È co-fondatrice de Le Mangrovie. Amante delle arti, ha di recente iniziato ad inserire il disegno all’interno del suo percorso professionale.