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La presa di Roma: prima proiezione in Italia di un lungometraggio

La prima proiezione cinematografica di un lungometraggio nasce in Italia, a Roma, il 20 settembre 1905. Il film proiettato è “La presa di Roma“, una grande ricostruzione storica in sette quadri, con una pellicola lunga 250 metri (contro i 40/60 tradizionali), quindi è un film lungo dieci minuti (contro i quattro soliti) con un costo di ben 500 lire. Con la regia e fotografia di Filoteo Alberini.

Il regista, un autentico genio italiano nel 1894, prendendo spunto dal Kinetoscopio di Edison inventa e brevetta il kinetografo, un apparecchio per la ripresa e la proiezione; questa invenzione avviene un anno prima di quella dei fratelli Lumière ma per intoppi burocratici italiani il brevetto viene consegnato solo un anno più tardi, stesso mese e anno nel quale i due fratelli francesi proiettarono per la prima volta la locomotiva in movimento, una serie di fotogrammi  con una pellicola di 35 mm della durata di 45 secondi circa.

Filoteo Alberini è stato il primo ad inventare le sale cinematografiche e ad aprire il primo straordinario cinema a Roma, il primo ad inventare i lungometraggi, il primo ad istituire le case di produzione e gli studios. Dobbiamo a lui anche l’invenzione della proiezione panoramica, vari apparecchi per la proiezione, per la pulizia delle macchine e tanti altri tipi di altri macchinari, con cui ha prodotto più di 130 film.

Per la presentazione ufficiale, Filoteo Alberini ottiene l’autorizzazione a effettuare la proiezione all’aperto su un grosso schermo piazzato proprio dinanzi a Porta Pia. A Roma vi assistono migliaia di persone richiamate da una breve, ma intensa campagna pubblicitaria effettuata mediante la diffusione di volantini. Oggi se ne conservano solamente 75 metri di pellicola, ovvero quattro minuti di proiezione, perché il resto è andato distrutto.

Il cinema è stato da sempre un’invenzione molto popolare e sempre redditizia e soprattutto interessante. Inizialmente era solo una sequenza di fotogrammi in movimento senza suono, poi negli anni Trenta iniziarono a produrre anche pellicole sonore. Venivano proiettati sullo schermo notizie sulla guerra, tipo telegiornale e soprattutto in Italia veniva usato come propaganda fascista.

Il cinema, nel mondo, ha sempre avuto il suo grande fascino, quindi si può dire che è un classico che non tramonta mai. L’emozione che regala la sala cinematografica unita ai suoni, alle immagini che arrivano dallo schermo gigante non è mai banale, soprattutto se aggiungiamo gli effetti sonori e visivi moderni e le nuove esperienze 3D, 4D e addirittura in 5D.