domenica 24 Novembre, 2024
7.3 C
Napoli

Articoli Recenti

spot_img

La Presa di Cristo di Caravaggio in mostra a Napoli

Caravaggio, il dipinto la “Presa di Cristo” arriva a Napoli a Palazzo Ricca, storica sede della Fondazione Banco di Napoli, dal 2 marzo al 16 giugno 2024.

L’evento è realizzato in stretta collaborazione dalla Fondazione Meeting del Mare C.R.E.A. (Cultura, religioni e arte) e dalla Fondazione Banco di Napoli.

La mostra, curata da Francesco Petrucci e Don Gianni Citro, sarà corredata da pannelli didattici che daranno conto della storia della composizione, attraverso la ricerca delle numerose copie e varianti e una accurata documentazione di tutti i risultati diagnostici realizzati nell’ultimo ventennio.

La “Presa di Cristo”: descrizione

La “Cattura di Cristo” o “Presa di Cristo nell’orto” è un dipinto del 1602.

Il soggetto è tratto dal racconto della Passione di Cristo.

Durante il soggiorno romano dell’artista, Ciriaco Mattei commissionò al Caravaggio tre dipinti: la “Cena in Emmaus”, oggi alla National Gallery di Londra; il “San Giovanni” oggi ai Musei Capitolini a Roma; la “Presa di Cristo nell’orto”.

Di quest’ultimo dipinto si conoscono due versioni autografe.

Questo risalta la maestria di Caravaggio nel reinterpretare i propri capolavori.

La prima versione è, appunto, quella che verrà mostrata a Palazzo Ricca, mentre la seconda è depositata presso la National Gallery of Dublin.

La “Presa di Cristo nell’orto” rappresenta una scena concitata che, come spesso accade nelle opere di Caravaggio, confonde il sacro in una normale scena di vita quotidiana.

Sembra, infatti, quasi di assistere a una rissa per le strade di Roma, una delle tante alle quali lo stesso Caravaggio aveva preso parte nel corso della sua vita turbolenta.

L’adesione al dato di natura reale, all’uso degli abiti contemporanei, ai volti e alle passioni degli uomini. Le mezze figure che entrano in relazione tra loro. L’azione bloccata e le teste ravvicinate (ricordano l’”Incredulità di San Tommaso” dello stesso anno), sono tutti elementi che caratterizzano questo dipinto.

Al centro dell’opera, Cristo, si arrende consegnandosi con le mani incrociate.

Caravaggio si ritaglia il suo ruolo di spettatore, ritraendosi a destra mentre mantiene una lanterna.

A sinistra, la paura di San Giovanni che fugge con la bocca spalancata (un elemento che ricorre spesso nei dipinti di Caravaggio, come nella “Medusa” o nel “Ragazzo morso da un ramarro”), dandoci quasi l’impressione di udirne l’urlo (sinestesia).

Accanto a Gesù, che sta per essere portato via da un soldato armato, Giuda è bloccato nell’azione del bacio traditore.

La “Presa di Cristo” a Palazzo Ricca

La presentazione del capolavoro di Caravaggio si terrà venerdì 1 marzo alle ore 16.00 negli spazi di Palazzo Ricca, storica sede della Fondazione Banco di Napoli, in via dei Tribunali 213.

L’opera, prima di arrivare negli spazi di Palazzo Chigi ad Ariccia (Roma) lo scorso anno e ora a Palazzo Ricca, era stata esposta soltanto nel 1951 alla storica “Mostra del Caravaggio e dei caravaggeschi”, a cura di Roberto Longhi (che l’aveva ritrovata nel 1943), quando si presentava sporca e con varie ridipinture, rimosse dopo il recente restauro.

Si tratta di una delle composizioni più intense e ricche di pathos dell’attività romana di Caravaggio di cui si rintracciano, come si è detto, due versioni autografe: quella ora esposta presso la Fondazione Banco di Napoli e quella della Compagnia dei Gesuiti di Dublino, in deposito presso la National Gallery of Ireland dal 1993.

Le due versioni sono dotate di autonomia formale ed espressiva, con una precedenza della versione Ruffo (per la Collezione Ruffo si veda anche  https://www.aliribelli.com/prodotto/lettere-di-mattia-preti-a-don-antonio-ruffo-principe-della-scaletta/), di cui quella irlandese è una replica con varianti rivisitata nelle caratteristiche pittoriche e d’impianto.

L’esposizione si completa con l’approfondimento documentario e multimediale negli spazi del museo ilCartastorie.

Per l’occasione, il pubblico potrà infatti visionare gli originali di tre documenti custoditi dall’Archivio Storico del Banco di Napoli, relativi al soggiorno del pittore lombardo a Napoli: la committenza del mercante Nicolò Radolovich al maestro per una pala d’altare (6 ottobre 1606), il pagamento per la realizzazione dell’opera “Sette opere di Misericordia” (9 gennaio 1607), conservata presso la chiesa del Pio Monte della Misericordia, ed infine un documento dell’11 maggio 1607 relativo alla “Flagellazione di Cristo” del Museo di Capodimonte, un tempo nella chiesa napoletana di San Domenico Maggiore.

Dalla documentazione archivistica si passa alle narrazioni multimediali del museo, prima fra cui quella dedicata al Caravaggio, per poi proseguire a scoprire la ricchezza delle storie contenute nelle scritture dell’Archivio Storico del Banco di Napoli, recentemente entrato a far parte del patrimonio UNESCO.

Info su orari e biglietti www.fondazionebanconapoli.it/caravaggio-la-presa-cristo/

 

Dora Caccavale
Dora Caccavale
Nata a Napoli (classe 1992). Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autrice del libro "Lettere di Mattia Preti a Don Antonio Ruffo Principe della Scaletta" AliRibelli Editore. Organizzatrice di mostre ed eventi artistici e culturali. La formazione rispecchia il suo amore per l'arte in tutte le sue forme. Oltre alla storia dell'arte ha infatti studiato, fin da bambina, danza e teatro. Attualmente scrive per la testata XXI Secolo.