La torta pavlova è un dolce morbido dentro e croccante fuori a base di meringa con una copertura totale di panna con frutta rossa. Il dolce è tipico dell’Australia e della Nuova Zelanda. Esistono numerose varianti di pavlova a seconda delle stagioni e dei gusti. Ma la cosa più interessante è sicuramente la sua storia.
Nel 1926 la ballerina russa Anna Pavlova, apprezzatissima nei più grandi teatri del mondo, fece un tour tra Nuova Zelanda ed Australia. Quando alloggiò in un albergo di Perth conobbe il pasticcere Berth Sachse, che rimase stupito dalla sua bellezza e se ne innamorò. La Pavlova durante il soggiorno si deliziò con i dolci creati dal pasticcere.
Quando la ballerina morì, il 23 gennaio 1931, il pasticcere decise di creare la nota torta che porta ancora oggi il suo nome. La cosa forse più interessante è la simbologia legata agli ingredienti del dolce. Sembrerebbe infatti che la meringa simboleggi il volteggio della ballerina sul palco.
Anche il bianco della panna sembrerebbe voler richiamare l’eleganza di Anna Pavlova, che da sempre nell’abbigliamento prediligeva il bianco. Si parla anche di un particolare episodio in cui Anna Pavlova era su di un treno che purtroppo deragliò. Per controllare l’accaduto la ballerina scese dal treno e una tormenta di neve bianca le si poggiò sul copriabito.
Alla scelta della frutta sono legati anche altri aneddoti. La frutta rossa dovrebbe simboleggiare il male che ha colpito la danzatrice. Intanto possiamo dire che l’intento del pasticcere è perfettamente riuscito: far ricordare per sempre Anna Pavlova.
La paternità neozelandese del dolce è però contestata dai vicini australiani. Sono in molti a ritenere che il noto dolce fosse stato inventato in Australia, sempre durante uno dei tour della ballerina.
In realtà c’è anche chi sostiene che la torte fosse stata ideata in Germania, in Inghilterra o addirittura negli Stati Uniti. Sembra che siano circa centocinquanta le varianti della pavlova registrate prima del 1926.