Come dichiarato dal quotidiano inglese The Guardian, l’epoca odierna si caratterizza per una forte competitività, che in alcuni casi conduce ad un malessere di natura psicologica. Alcuni autori hanno definito tale situazione ‘Paragonite’.
L’immagine presentata sui social è, molto spesso, alterata. Vite perfette sotto ogni punto di vista, sono la nuova normalità diffusa dai social network. Questo fenomeno dà origine ad una invidia bruciante, che alimenta sentimenti di grave svalutazione; con gravi ripercussioni sull’autostima delle persone.
Sulla questione interviene la nota psicoterapeuta Olga Chiaia, che dichiara: “Oggi ho molti più pazienti giovani. Si fingono sui social con una vita invidiabile che non hanno, le ragazze sfoggiano un’immagine patinata che le costringe a stare a casa se non se ne sentono all’altezza. Si ambisce a essere invidiati dagli altri e si è pieni di invidia verso chi sembra riuscire meglio. Fuori da questo gioco c’è l’invisibilità, o la vergogna perché non si è all’altezza, la stessa che porta a pensieri di suicidio o di rabbia esplosiva. Comunque a una solitudine blindata dell’anima. Il Covid, ovvio, sta accentuando l’isolamento, ma soprattutto l’invidia dolorosa per chi è in coppia, in una casa bella”.
Gli autori Greg Lukianoff e Jonathan Haidt hanno approfondito il delicato tema della depressione negli adolescenti americani. Secondo dati recenti i suicidi risultano in aumento, accompagnati da una crescita dell’autolesionismo nelle ragazze. Tra le cause scatenanti ritroviamo la depressione causata dal confronto, amplificato dai social network.
Windy Dryden, tra gli esperti inglesi più importanti di terapia cognitivo-comportamentale, l’ha definita “paragonite”. Tale sindrome si nutre dell’immagine perfetta diffusa sui social, di applicazioni pensate per eliminare rughe e imperfezioni e di hashtag improbabili, come #nofilter.
La paragonite è sempre esistita, tuttavia in passato si presentava solo in relazione al gruppo di persone con le quali avevamo un contatto diretto. Si è trovato che in paesi caratterizzati da gravi problemi economici la gelosia per la perdita di ciò che si aveva si accompagna spesso all’invidia.
La Paragonite: come gestire questo fenomeno?
Tra le varie strategie da adottare per gestire efficacemente questo fenomeno, abbiamo la scelta di modelli più sani, che rispecchino i nostri valori. Inoltre bisogna sottolineare che competere non è obbligatorio e che è importante puntare a modelli cooperativi.
Infine bisogna ricordare che anche l’invidia ha un valore adattivo. Secondo David Buss della University of Texas (Usa) e Sarah Hill della Texas Christian University, questo sentimento si sarebbe sviluppato come sostegno per l’ottenimento di risorse come il cibo o il partner. Secondo la prospettiva dell’evoluzione, gli invidiosi avrebbero investito più energie per ottenere status e risorse significative.