Ricorre oggi l’anniversario della morte di un grandioso compositore e violinista italiano, Giovanni Battista Pergolesi.
La vita
Pergolesi nasce a Jesi, in provincia di Ancona, il 4 gennaio 1710.
La sua giovinezza è segnata dalla perdita di molti dei suoi cari: dapprima i genitori, poi sua sorella e suo fratello perirono prematuramente. Lo stesso Pergolesi era malato.
Iniziò a studiare musica fin da bambino, anni durante i quali espresse il suo purissimo e straordinario talento.
All’età di quindici anni, il compositore colse al volo l’occasione di studiare in un celeberrimo conservatorio napoletano, il conservatorio dei poveri di Gesù Cristo a Napoli.
A Napoli, il musicista si diede allo studio della composizione, affiancato da geniali autori della Scuola napoletana.
La carriera
E’ proprio nel capoluogo partenopeo, quindi, che Pergolesi trova la sua strada e ha modo di accrescere la sua già straordinaria attitudine musicale.
Il capoluogo campano era stata definito, all’epoca, la capitale mondiale della musica, dallo scrittore francese Charles De Brosses.
La sua sfolgorante carriera comincia quando lui ha solo 21 anni, con la creazione del dramma sacro, dal titolo “Li prodigi della divina grazia nella conversione e morte di san Gugliemo, duca d’Aquitania”.
Col tempo, il suo estro non si arresta e seguono altri due magnifici drammi, La Salustia e Lo Frate ‘nnamorato.
In seguito, il violinista riceve l’incarico di maestro a cappella.
La Salustia procurerà non pochi problemi al compositore, a partire dalla personalità complessa dell’attore protagonista dell’opera, Nicolò Grimaldi.
Dopo poco, Nicolino morì e Pergolesi fu costretto a sostituirlo con un altro attore.
Tale cambio di interpreti provocò una complicatissima gestione dell’allestimento, con conseguenti riscritture e riadattamenti dell’opera che fu accolta con poco entusiasmo.
Il dramma “Lo frate nnamorato” fu, invece, più semplice da mettere in scena e si può considerare il primo vero successo dell’autore.
La morte
Dopo altre composizioni di notevole fama e straordinaria bellezza, quali Adriano in Siria, La superba padrona, Stabat Mater (opera apprezzatissima da Bach) e Salve Regina, Pergolesi si spegne.
Il suo decesso avviene, a soli ventisei anni, nel convento dei cappuccini di Pozzuoli.