La cometa Atlas è stata scoperta verso la fine dicembre 2019. Quello che si è notato subito è che la sua luminosità è cresciuta improvvisamente contro ogni previsione. Pare che dall’ultima settimana di Aprile e fino alla fine di maggio (si parla del 20 Maggio), secondo alcuni esperti potrebbe essere visibile ad occhio nudo.
La cometa quindi si candida ad essere la più luminosa degli ultimi 25 anni. L’ultima visibile a occhio nudo fu la famosa Hale-Bopp nel 1997. Dopo il bello spettacolo della superluna del 7-8 Aprile ora si spera di vederne un altro, ancor più affascinante e molto più misterioso.
La magnitudine della cometa
Chi è pratico di questi oggetti straordinari sa però che possono essere anche deludenti e quindi i buoni propositi potrebbero svanire in pochi giorni. La speranza è che Atlas possa essere comunque vista da tutti. Sperando ovviamente che non sia il meteo a deludere le nostre aspettative.
Attualmente Atlas, denominata la cometa di primavera, ha sviluppato una coda lunga più di 300.000 chilometri, più del doppio del diametro di Giove. Si presenta di colore verde e ad oggi ha una magnitudine di +9.
Per capirci meglio, se prendiamo in esame la scala delle magnitudini di un oggetto nel cielo, possiamo definire che più il valore positivo diminuisce più aumenta la luminosità, più il valore negativo è alto più gli oggetti sono brillanti. Ad esempio la Luna piena ha magnitudine -12. Si stima che la cometa in questione possa raggiungere una magnitudine compresa tra +1 e -10.
La visibilità della cometa
Si ipotizza, inoltre, che Atlas appartenga a un frammento di un’altra cometa più grande. In questi giorni si trova tra le costellazioni del Piccolo e Grande Carro e si sta dirigendo verso quella di Perseo, che si trova sotto Cassiopea, la costellazione a forma di W.
Da un ultimo aggiornamento sembrerebbe che la cometa sia meno luminosa e il suo nucleo più allungato, questo potrebbe indicare che si sia spezzata o che lo stia per fare. Se così fosse non la si potrà vedere a occhio nudo.
Non ci resta che incrociare le dita nella speranza che la cosiddetta “cometa di primavera” cominci a brillare sempre più fino a divenire uno straordinario spettacolo per tutti.