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La Colombaia inaugura la mostra “Oltre” di Veronica Acunto

La Colombaia di Ischia ha inaugurato la mostra “Oltre”, a cura di Veronica Acunto, che il 21secolo.news ha avuto il piacere di intervistare.

La mostra sarà visitabile nelle stanze della Villa La Colombaia fino al 31 gennaio.

La mostra “Oltre” fa parte di “Bellissima” la rassegna invernale della Villa La Colombaia. Si tratta di un percorso fotografico tra realtà e percezioni per dialogare con le infinite sfumature che risiedono in ogni persona. 

Salve Veronica, grazie per aver accettato questa intervista. In cosa consiste la mostra Oltre?

“La mostra è un summit di alcune mie serie fotografiche che creano un percorso invitando chi osserva a dialogare con le moltitudini che abitano ognuno di noi. Poiché credo fortemente che ciascuno di noi sia l’ago della bilancia che tiene in equilibrio il mondo, la mostra “Oltre” rappresenta un’occasione per guardarsi e guardare ciò che ci circonda con uno sguardo ampio, privo di pregiudizi e stereotipi che caratterizzano la società odierna. Una società binaria in cui spesso ci viene chiesto di scegliere un unico modo di essere, un’unica strada da percorrere e in cui tendiamo a definire, qualificare e descrivere con l’uso di parole un mondo esteriore e interiore che, per la sue infinite sfaccettature, è impossibile da circoscrivere”.

Cosa puoi dirci di te, se dovessi descriverti ad una persona che non conosci, cosa diresti?

Veronica Acunto nasce ad Ischia nel 1996, scopre la fotografia da autodidatta durante l’adolescenza approcciandosi alla paesaggistica ispirata dagli scorci della sua isola. Presto la macchina fotografica assume un ruolo cruciale nella mia vita che ne comprende le potenzialità terapeutiche come strumento introspettivo e trasformativo”.

Cosa rappresenta per te la fotografia?

Pur essendo in gran parte autodidatta, ha affinato le sue abilità attraverso corsi online con rinomati fotografi dell’agenzia Magnum come Cristina De Middle, Matt Black e Bieke Depoorter, oltre a specializzarsi in editing fotografico.

Con il passare degli anni, si avvicina alla ritrattistica con un approccio concettuale e sperimentale, ciò le consente di sviluppare uno stile fotografico definito da molti come “onirico”, capace di creare un ponte invisibile che collega autore – soggetto – osservatore dal punto di vista empatico, catapultando chiunque osservi le sue opere in una dimensione sospesa tra sogno e realtà”.

Un tuo tratto caratterizzante? 

“Rispondere a questa domanda mi risulta sempre un po’ difficile perché è qualcosa che va al di là dello strumento stesso o della rappresentazione visiva. La fotografia è il mio modo di abitare il mondo, di connettermi con me stessa, gli altri e ciò che mi circonda”.

Cosa ti ha spinta a scegliere la Colombaia per la tua mostra?

“Posso dirti che è stata la Colombaia a scegliermi in realtà! Da quando ha riaperto al pubblico ho spesso passeggiato nei suoi spazi e ho da sempre sentito un forte legame con questo luogo a dir poco surreale, un luogo di riflessione e d’ispirazione. Questo mio “sentire” è stato condiviso inaspettatamente dopo l’esposizione delle mie foto a Times Square da Davide Laezza che mi ha invitata a realizzare una mostra presso la Villa”.

Ringraziamo Veronica Acunto per la disponibilità e per la gentilezza con le quali ha risposto alle nostre domande.

Fotografia di ©Acunto Veronica