La collina di Pizzofalcone è la più antica di Napoli ed è nota anche con il nome di Monte di Dio. Si tratta di una zona di Napoli che fa parte del quartiere San Ferdinando.
Per quanto riguarda il suo nome esso risale al 200. Il re di Napoli Carlo I d’Angiò decise di praticare su questa collina la caccia al falcone facendo così costruire una falconeria per la real caccia. Da questa consuetudine ne deriva il nome.
La collina di Pizzofalcone ha una lunga storia che inizia in epoca romana quando questa area faceva parte della villa di Licinio Lucullo. All’apice della collina sono infatti ancora visibili alcuni resti della tenuta della villa.
Pizzofalcone dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente fu poi occupata da una serie di monaci basiliani che vi adottarono la regola di San Benedetto.
Venne poi assediata nel 1442 da Alfonso V d’Aragona e per supportare gli attacchi fu costruito un bastione.
Il luogo di caccia voluto da Carlo I d’Angiò verrà poi convertito in stabilimento militare.
Da questa collina viene poi spostato il Reale Officio Topografico che si occupava di costruire le carte topografiche, geografiche e idrografiche del Regno delle Due Sicilie.
Lo sperone del monte verso la fine del XIX secolo fu poi ridimensionato a causa della costruzione di via Caracciolo e della colmata a mare.
La collina di Pizzofalcone possiede anche, pur non essendo molto estesa, numerosi luoghi di interesse storico e artistico. Infatti sulla cima della collina c’è il sito archeologico di Monte Echia e i resti della villa di Licinio Lucullo. Scendendo al Chiatamone si può ammirare Villa Ebe, opera dell’architetto Lamont Young.
Essa è stata immortalata anche su tele di pittori illustri napoletani come Spadaro e Gigante della scuola di Posillipo. Questo ne dimostra la grande notorietà e la sua bellezza rimasta intatta nei secoli.