Il giovane imprenditore napoletano, Davide D’Errico, ha candidato la sua città natale, Napoli, come capitale della cultura dell’anno 2023.
D’Errico, classe 1991, è un giovane ambizioso partenopeo, fondatore dell’associazione Opportunity Onlus, con la quale si occupa, da un decennio, di progetti europei e volontariato anti camorra.
Fiero della sua bella Napoli, in qualità di speaker di Radio Crc, ha comunicato, qualche giorno fa, di volerla città-simbolo della cultura nell’anno 2023.
Le dichiarazioni
Durante il suo discorso radiofonico, l’uomo d’affari ha ribadito i meriti e gli onori della metropoli, encomiando il lavoro svolto dai medici del Cotugno, nel corso della famigerata pandemia.
Nonostante l’impegno profuso nella lotta alla micidiale epidemia e gli onori guadagnati dalla città, vi sono state numerose difficoltà.
Innanzitutto, il capoluogo partenopeo ha dovuto affrontare una crisi economica terrificante, a causa anche dell’interruzione delle brillanti e numerose attività culturali. Attività che, da sempre, rendono Napoli una città viva, fonte di dibattiti interessanti e intelligenti.
L’impresario ha ribadito l’importanza della presenza dei sensibili e geniali artisti italiani che hanno risollevato gli animi italiani, nei momenti più bui. Tuttavia, proprio a cantanti, attori e professionisti è stato riservato un trattamento piuttosto freddo da parte dell’intera Italia.
Occorre ripartire, fondando un nuovo ordine che abbia alla base le meraviglie del patrimonio artistico, culturale, storico e ideale dell’Italia e di Napoli.
La campagna
D’Errico ha voluto promuovere la sua campagna, tramite la pubblicazione di un video celebrativo delle bellezze di Napoli.
Il motto del suo spot è lo slogan “Se non Napoli, chi?”, sottolineando come la pandemia non l’abbia spaventato, né abbia determinato la resa di una terra incantevole: Napoli ha ancora tanto da offrire.
“Napule è nu teatro antico, sempre apiert” affermava il grande De Filippo e allora ecco una candidatura per la nostra città a capitale italiana della cultura 2023. Ripartiamo così. Rialziamoci” conclude D’Errico.