“Riceviamo e Pubblichiamo”
Guardandoci indietro a distanza di mesi, la sfida più grande che come gruppo abbiamo affrontato, è stata quella di non fermarci di fronte allo scarso entusiasmo dei tanti, colleghi e non, poco fiduciosi nella mobilitazione autonoma cui abbiamo dato vita. Da semplici lavoratori, del tutto nuovi alla materia, inesperti di ciò che significasse affrontare rappresentanti e istituzioni , lo scorso 25 maggio, dopo mesi di attività a distanza, finalmente ci ritrovavamo e facevamo sentire la nostra voce. Quel giorno, noi Lavoratori Aeroportuali Stagionali, incontravamo il Sindaco Luigi De Magistris, con cui, di lì a pochi giorni, avremmo avuto modo di parlare in occasione di un nuovo incontro ufficiale.
Il 25 maggio stesso riuscivamo poi a ottenere che una delegazione in rappresentanza della categoria salisse ai piani degli uffici regionali, esponendo all’Assessore Antonio Marchiello le preoccupazioni legate alla critica condizione lavorativa ed economica in cui oggi versiamo, in conseguenza dei negativi risvolti occupazionali dell’emergenza sanitaria.
Oggi 5 giugno, in seguito all’interessante videoconferenza ottenuta alcune settimane fa con il Consigliere Regionale Alfonso Longobardi, e al confronto personale che in data 25 maggio instauravamo con l’Assessore Antonio Marchiello, abbiamo il piacere di apprendere che in giunta regionale è stata sottoposta la questione Lavoratori Aeroportuali Stagionali con un intervento avente ad oggetto la condizione lavorativa ed economica difficile in cui oggi la nostra categoria versa. Tra le proposte, quella di un bonus una tantum concepito dalla Regione Campania nello specifico per noi Lavoratori Aeroportuali Stagionali, che, come ribadito più volte in occasione dei confronti con le istituzioni, ci auguriamo si distacchi dale logiche di erogazione fuorvianti e limitanti che, adottate su base nazionale per il Decreto Rilancio, lasciano esclusi tantissimi lavoratori aventi diritto.
Siamo ben lontani da ciò che ci renderebbe davvero appagati. La questione fondamentale, quella che va oltre ogni bonus, la questione del rientro a lavoro, è ancora un grande punto interrogativo, poiché ben più complessa. Oggi però abbiamo guadagnato una grande certezza: se non avessimo fatto tutto questo, se quel giorno non avessimo insistito credendo nelle nostre sole forze e decidendo per una volta di non credere ai poco fiduciosi, saremmo fermi al tempo che ci vedeva esclusi dal Cura Italia e dal Piano Socio Economico Regionale.
Oggi qualcuno parla di noi. Oggi qualcuno si pone il problema di darci risposte e di proporre soluzioni. Oggi qualcuno sa che, se per anni siamo esistiti, inevitabilmente esistiamo ancora, anche in tempi di crisi.
E da questa evidenza non si può prescindere.