Colpo di scena dopo il ritrovamento del dipinto di Klimt a Piacenza lo scorso 10 dicembre, dubbio sull’originalità del “Ritratto di Signora”, il quadro ritrovato dopo oltre vent’anni dal furto.
Secondo indiscrezioni, ancora non confermate, dalla Procura della Repubblica di Piacenza ci sarebbero alcuni dubbi riguardo l’opera, attualmente in un luogo segreto.
L’iniziale eccitazione generale data dal ritrovamento dell’opera sarebbe scemata quando il primo perito avrebbe espresso i propri dubbi riguardo l’originalità dell’opera molti i tratti che farebbero propendere per la tesi opposta.
Qualche giorno fa, nello scrivere riguardo gli indizi che facevamo propendere a favore dell’autenticità del dipinto, erano già fuoriusciti alcuni dubbi.
Nonostante i timbri originali, la ceralacca e i cavi di rame, il soggetto, il luogo del ritrovamento e la presenza di un dipinto “fantasma” che Klimt avrebbe realizzato sotto il “Ritratto di Signora”.
La particolarità di questo ritrovamento ha fatto sì di alimentare quella credenza conosciuta come la “maledizione” dei quadri di Klimt, la quale grava su alcune opere del pittore da decenni, basti pensare ad esempio al dipinto “Medicina”, che all’epoca fu considerato pornografico e che sparì nel nulla nel 1945, sul finire della Seconda guerra mondiale.