Il famoso street artist napoletano Jorit, ieri ha incontrato il Presidente russo Vladimir Putin. Un incontro che ha scatenato tante polemiche e critiche nei confronti dell’artista napoletano.
L’artista è stato invitato a Sochi per realizzare un maxi dipinto murale su Ornella Muti; è proprio durante un forum della gioventù a Sochi rivolgendosi al Presidente russo Putin, gli ha chiesto una foto, “Per dimostrare all’Italia che lei è umano e che la propaganda contro il Presidente non è vera”.
Ciro Cirillo, in arte Jorit, ha poi aggiunto: “In Italia si dicono tante cose strane su di lei”. Al che il presidente ha risposto: “Certo, basta che non mi dia un pizzicotto per sincerarsi che sono una persona reale”.
Secondo Jorit la Russia e l’Italia sarebbero legate da un rapporto di amore per l’arte e la cultura, oggettivamente percepite in modo differente, in due contesti politici completamente diversi, totalitario uno, democratico e repubblicano l’altro.
In queste ore le polemiche contro l’artista napoletano non sono mancate, si sono susseguiti tantissimi post sui social, nei quali si critica il gesto di Jorit. È inevitabile che si parli di quanto accaduto, d’altronde è in atto un conflitto tra l’Ucraina e la Russia stessa. Una situazione devastante che va avanti da tantissimo tempo causando quotidianamente migliaia di morti. Non si tratta esclusivamente di propaganda negata ma di realtà, una quotidianità nella quale muoiono bambini, famiglie intere, innocenti, “rei” (se così si può dire) di vivere in un Paese coinvolto in un conflitto che sembra non avere fine.
Nessuna intesa tra i vertici politici, nessuna tregua, niente di niente. Ecco perché probabilmente le foto e le parole dello street artista napoletano hanno suscitato oltre alle polemiche anche indignazione.
Dopo le polemiche, Jorit ha dichiarato: “Lungi da me elogiare Putin, bisogna fermare la guerra. I politici europei devono immediatamente riprendere i contatti diplomatici e aprire un dialogo con la Russia. Bisogna fermare la guerra, bisogna costruire ponti tra i popoli, bisogna farlo ora!”.
Nonostante ciò le critiche non si sono placate, anzi, nel corso delle ore sono addirittura aumentate.
Dopo le foto che ritraggono Jorit col Presidente Putin, ad Ischia è stato vandalizzato il murale che proprio lo street-artist napoletano aveva realizzato su una facciata del liceo Buchner.
Il murale raffigura una donna nera, con in testa una kefiah palestinese e sul volto i classici segni distintivi delle opera di Jorit. L’opera è stata imbrattata con della vernice bianca e sulla balaustra che delimita l’area è stata posizionata una bandiera dell’Ucraina.
Gesto pessimo ma dal forte significato morale, data la presenza della bandiera, non russa, ma Ucraina. Non c’è cultura nell’imbrattare l’opera di un artista, ma ciò dimostra quanto quel gesto di Jorit, da qualcuno definito “ingenuo”, non sia stato affatto digerito.
I suoi murales, dedicati a temi sociali e politici, ma anche a celebrità, come il leggendario calciatore argentino Diego Maradona, di certo non passano inosservati, proprio come la sua decisione di farsi fotografare con Putin. Un gesto forte, come ciò che rappresenta quando realizza le proprie opere, che questa volta rischia di ritorcersi contro.
Immagine in evidenza: Sky