È già il terzo giorno di proteste per Rio de Janeiro, causa di queste mobilitazioni civili è il presidente Jair Bolsonaro.
Secondo una prima ricostruzione, il governo avrebbe acconsentito a pagare 15 dollari per ciascuna dose di vaccino, contro un prezzo stimato dall’industria produttrice di 1,34 dollari.
La differenza di prezzo avrebbe avvantaggiato la “Precisa medicamentos”, società farmaceutica brasiliana, rappresentante della Bharat, società indiana che produce il vaccino Covaxin, per la vendita di vaccini al governo del Brasile.
A quanto pare il presidente Bolsonaro , sebbene fosse a conoscenza di codeste trame di corruzione relative all’acquisto di vaccini anti-covid, non avrebbe mosso un dito, permettendo che gli infimi negoziati tra impresari, faccendieri, funzionari ministeriali e politici procedessero senza intoppi.
Per tale motivo il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, sarà indagato formalmente dalla Corte suprema federale per omissione in atti d’ufficio.
Tutto ha avuto inizio quando il deputato Luis Miranda, proprio nel corso di un’udienza presso la Commissione parlamentare di inchiesta (Cpi) sulle presunte negligenze del governo del Brasile nella gestione dell’emergenza sanitaria, ha accusato il presidente di aver volontariamente ignorato le sue segnalazioni sulla sospetta differenza di prezzo nell’acquisto dei vaccini , che mascheravano un presunto ed evidente schema di corruzione.
In particolare il deputato Miranda ha riferito di aver saputo dal fratello Ricardo, funzionario del dipartimento logistica del ministero della Salute, della possibilità di irregolarità nell’acquisto dei vaccini e di aver prontamente informato il presidente. La situazione è andata aggravandosi nel momento in cui il deputato ha confessato al fratello di aver subito “pressioni” per accelerare il processo di acquisto.
Pressato dalle domande dei senatori della commissione d’inchiesta, Miranda aveva affermato tra le lacrime che, a fronte di queste informazioni, il presidente avrebbe risposto che la questione dell’acquisto di questo vaccino fosse di interesse del rappresentante del governo alla Camera, Ricardo Barros, concludendo poi il discorso.
Dopo la testimonianza del deputato Miranda, i senatori Randolfe Rodrigues, Jorge Kajuru e Fabiano Contarato hanno presentato una denuncia presso la Corte suprema per chiedere l’apertura di un’inchiesta sul presidente.
Il presidente Bolsonaro dovrà rispondere anche di altre accuse: al termine dei lavori della Commissione parlamentare d’inchiesta sul Covid, dopo circa due mesi di lavoro da parte degli 11 senatori indicati per valutare le negligenze del governo nella pandemia, molte altre prove sono state già raccolte.
C’è di tutto: dall’idea di modificare il foglietto illustrativo della clorochina inserendo il Covid tra le malattie curabili con questo farmaco, alle responsabilità dell’ex ministro Pazuello nel collasso degli ospedali in Amazzonia, fino alla prova delle 101 e-mail inviate dalla Pfizer al governo con la proposta di acquisto di vaccini cui l’esecutivo non ha mai risposto.
Dal canto suo, il presidente Bolsonaro risponde così alle accuse -“ Non ho modo di sapere cosa succede nei ministeri. Stanno montando una narrazione secondo cui il governo sarebbe coinvolto in casi di corruzione. Non sarà con le bugie o con una Cpi composta da 7 banditi, che ci cacceranno da qui! “.
Ora sarà la Corte suprema a valutare la posizione del presidente.