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Italo Calvino: Pin e Marcovaldo letti e riletti

Italo Calvino è tra gli autori italiani più amati, il più conosciuto tra i lettori accaniti, tra gli scrittori più apprezzati e brillanti del novecento italiano. 

Calvino nacque a Santiago de Las Vegas de La Habana, da genitori italiani, il 15 ottobre del 1923. Fu un intellettuale di grande impegno politico e sociale, autore di numerosissime opere, improntate sulle tendenze letterarie proprie del Neorealismo, fino al Postmoderno. 

La brillantezza della poetica di Italo Calvino è oggi viva nei libri più famosi, che ancora accompagnano chi legge. Tra tutti i libri, quello più letto, è “Il sentiero dei nidi di ragno”, che appartiene alla prima fase della poetica del poeta. In questo libro, meravigliosamente affascinante, Pin, il protagonista, affronta i temi propri del neorealismo, attraverso la drammatica visione della Resistenza. Il libro fu pubblicato nel 1947 presso l’editore Einaudi di Torino; esso è ancora oggi tra i volumi più letti e apprezzati dai lettori italiani, che continuano a sceglierlo tra tanti altri. La storia in questione, abbraccia diverse realtà, dando vita a varie ambientazioni tra loro differenti, nelle quali i protagonisti si calano, quasi confondendosi, con l’ausilio del linguaggio diretto, che rende la storia facilmente comprensibile. Pin, protagonista del libro, osserva la realtà cruda della guerra, con gli occhi di un bambino, che riesce, seppur piccolo, a carpirne il significato e il carattere drammatico. Italo Calvino, era uno scrittore leggero e pensoso allo stesso tempo, del tutto consapevole della quotidianità nella quale viveva e della quale scriveva. Realtà che arriva ancora oggi, fino alla mente di chi legge, solleticando il cuore di chi si ritrova in quelle parole. sorvegliatissimo, sulla pagina come a voce.

A tal proposito, un altro volume tra i più diffusi e letti, dell’autore è Marcovaldo, scritto tra il 1954 e il 1956. Le venti novelle che compongono l’opera si presentano difatti come delle vere e proprie favole con uno stile ed un tono che richiamano le tanto amate narrazioni orali tradizionali. L’ambientazione è vaga, in realtà essa fa riferimento a Torino, che però si configura come il luogo non citato, ma deducibile. La città rappresenta secondo Calvino, il prototipo della modernità, dove tutto è confuso, estremo, che si delinea proprio attraverso la figura di Marcovaldo. Il protagonista è un uomo sensibile, ingenuo, creativo, malinconico, che desidera evadere dalla routine asfissiante e cercare un pò di aria pulita e immergersi nella natura.

In questo libro, ancora una volta emerge il tema della quotidianità, il neorealismo di Calvino, che scrisse le novelle del libro, tingendole di temi ed argomenti esilaranti, e apparentemente ingenue, dietro alle quali però, si nasconde un’amara consapevolezza. 

Il sentiero dei nidi di ragno e Marcovaldo, risultano tra i libri di Italo Calvino, più letti e più apprezzati da chi è solito recensirli. 

La bellezza dei due libri, è oggettiva, in quanto, essi rappresentano la presenza ideologica e letteraria (ancora tangibile) di Calvino nella società moderna. I libri sono lo strumento principale grazie al quale, gli autori, riescono a raggiungere l’aspetto più nobile degli individui, la mente. E se a distanza di tanti anni, determinati volumi, riescono a sorprendere ancora, tutto diventa irrimediabilmente meraviglioso.