Al momento, il nuovo decreto Covid – che sarà pubblicato in Gazzetta il 7 febbraio – non cambierà di molto le sorti dell’Italia. La buona notizia, però, è che il governo ha programmato per le prossime tre settimane una mappa di riaperture e allentamento delle restrizioni fino all’uscita dallo stato d’emergenza il 31 marzo.
Il nuovo decreto Covid
Il nuovo decreto conferma l’uso delle mascherine all’aperto fino al 10 febbraio. Novità anche per la scuola: solo in non vaccinati, in caso di positivi in classe, andranno in Dad. Per loro, inoltre, la didattica a distanza sarà ridotta a 5 giorni. Gli alunni vaccinati, anche in caso di più contagi nel gruppo classe, resteranno in aula per le lezioni.
Il Green Pass si trasforma. Dopo aver effettuato le due dosi con booster, per i cittadini italiani, non avrà più alcuna scadenza. Il testo del decreto spiega: “La certificazione verde Covid-19 ha validità a far data dalla medesima somministrazione senza necessità di ulteriori dosi di richiamo“.
Per quelli che vengono all’estero con un Green Pass più vecchio di sei mesi – o anche vaccini non approvati – richiesto anche il tampone per entrare nel Paese. L’11 febbraio sono previste le riaperture delle discoteche.
Per ora, il sistema dei colori delle regioni resta. In zona rossa, però, i vaccinati non dovranno sottostare a nessuna restrizione.
L’Italia riapre: le linee guida per la fine dell’emergenza
Dall’11 febbraio, secondo quanto dichiarato da La Stampa, le mascherine non saranno più obbligatorie all’aperto in zona bianca. Inoltre, i positivi asintomatici vaccinati con tre dosi avranno un obbligo di quarantena di molto ridotto: solo 5 giorni.
Secondo Il Messaggero, quest’estate vedremo ridursi la lista delle attività in cui è necessario il Green Pass per accedere. A partire dal prossimo autunno, però, con il tipico aumentare dei casi della stagione, la certificazione potrebbe avere di nuovo una scadenza. Il governo sta ancora cercando un accordo riguardo la quarta dose di vaccino per i pazienti fragili.
Il 31 marzo è prevista l’uscita dell’Italia dallo stato di emergenza. Mario Draghi ha deciso: dalla fine di marzo non sarà prorogato. Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha dichiarato: “Siamo in una fase e in un tempo nuovo“.