La campagna vaccinale prosegue a gonfie vele ormai in numerosi paesi del globo, il vaccino si è rivelato un antidoto fondamentale per debellare un virus in alcuni casi letale, l’ormai noto Covid-19. Sebbene la situazione pandemica migliori sempre di più, le ripercussioni, lampanti, hanno coinvolto tanti settori, provocando gravi conseguenze. Conseguenze, però, le quali non hanno compromesso il recupero della carta in Italia, poiché il tasso di riciclo degli imballaggi di questo materiale è aumentato repentinamente.
Contrariamente a ciò che spesso si pensa, il “Bel Paese“, infatti, ha dimostrato tutta la propria voluttà ed ha raggiunto un nuovo primato, centrando un obiettivo prefissato in precedenza dall’Unione Europea. Raggiungere e superare con 15 anni d’anticipo il tasso dell’85% di riciclo degli imballaggi di carta e cartone, non era un’impresa semplice.
La penisola italiana ha lavorato l’87% degli scarti provenienti dalle industrie che producono questo materiale, con il fine di riciclare e sfruttare il tutto. Un risultato incredibile, impensabile agli occhi di ogni individuo!
Riciclo carta: il record strappato dall’Italia
L’Italia, dunque, è stato in grado di raggiungere un primato importante in così poco tempo. A confermare il record strappato è stata l’Unione nazionale delle imprese di recupero e riciclo maceri, o comunemente detta “Unirima“, nell’ultimo Rapporto di quest’anno. Nonostante le numerose problematiche legate alla pandemia globale, le industrie di riciclo, costellate sul territorio italiano, hanno concepito un numero elevatissimo di carta da macero, circa 7 milioni di tonnellate.
La somma complessiva della raccolta di carta e cartone avviene normalmente attraverso gli ambiti sia industriali sia domestici. Unirima simboleggia quasi il 100% delle fabbriche del settore per volumi trattati, annotando un fatturato totale intorno ai 4 miliardi di euro. E nel 2020, il tasso di riciclo degli imballaggi di questi materiali ha raggiunto l’87%, come già detto precedentemente, oltrepassando il 74%, percentuale la quale rappresenta il target prefissato dall’UE.
L’economia europea ha stabilito diversi obiettivi negli ultimi anni, tutti molto ambiziosi, in particolare dopo la pandemia di Covid-19. Il riciclaggio e la riduzione delle discariche sono solo alcuni dei punti fondamentali di questi traguardi, per tentare di diventare un paese migliore sotto differenti aspetti. Entro il 2025 si è posti l’obiettivo di riciclare almeno il 55% dei rifiuti urbani, oltre il 65% dei rifiuti di imballaggi. La situazione dello smaltimento dei rifiuti è migliorata di grand lunga, i traguardi da raggiungere sono ancora distanti, ma il percorso imboccato pare essere quello più consono!