Duro colpo per il commercio al dettaglio, nel mese di novembre: le vendite dei piccoli negozi sono calate di quasi il 2% (per essere precisi, dell’1,4%).
Per quanto riguarda la grande distribuzione e il commercio online, invece, entrambi i settori hanno fatto faville, arrivano a raggiungere un incremento delle vendite rispettivamente del 3,3% e del 4,1%.
Tali dati sono stati forniti da una statistica Istat, i ricercatori hanno individuato la motivazione di tale differenziazione nella maggiore varietà dei prodotti che vengono proposti online o dalle grandi catene commerciali.
Su tutti i tipi di commercio, continua ad imperare quello online, che ha riportato un incremento più modesto rispetto a quello del 2018, a causa, forse, della stabilizzazione delle vendite che hanno avuto luogo durante il Black Friday.
Al contrario, il commercio al dettaglio sta correndo gravi rischi: già nell’agosto del 2019, le vendite di beni primari, come quelli alimentari, subirono un piccolo, ma significativo crollo.
Nell’ultimo biennio, le vendite al dettaglio hanno segnalato, di continuo, piccoli aumenti e ribassi, senza mai arrivare ad una svolta significativa.
Solo nell’ambito del commercio elettronico, le vendite dei piccoli negozi sono andate a gonfie vele (in particolare, nel mese di agosto 2019). Tuttavia, tali aumenti non bastano a far sì che il commercio al dettaglio ritrovi la sua reale dimensione.
Il Web ha quasi definitivamente imposto la sua influenza a livello mondiale, offrendo merci di qualità, in gran quantità e di diversa specie, in modo da poter diventare il canale favorito degli acquirenti.