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“Io non ho offeso nessuno”. De Luca replica a Franceschini

“Nessuno ha offeso nessuno. Leggo una dichiarazione del ministro Franceschini. Trovo di una ipocrisia insopportabile l’abitudine a nascondersi dietro il ‘politicamente corretto’ per non affrontare i problemi di merito, avendo davvero tempo da perdere”.

Così il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, risponde al ministro Franceschini, il quale aveva chiesto al governatore di “scusarsi” con l’avvocato Annalisa Cipollone, Capo Ufficio Legislativo del Ministero della Cultura, anziché “usare battute offensive, aggravate da un sapore maschilista, di cui credo farebbe bene a scusarsi”.

Ieri, durante la consueta diretta Facebook del venerdì, De Luca, in riferimento al Pnrr aveva detto che “dovremmo correre ed invece dobbiamo fare i conti con dirigenti come la dottoressa Cipollone”, aggiungendo poi “voi pensate che con le centinaia di dottoresse Cipollone che ci sono nei ministeri saremo in grado di realizzare il Pnrr?

Al massimo potremmo farci un brodino vegetale con tutte le cipollone sparse nei ministeri, rischiamo di non muovere una foglia”.

Il governatore De Luca, in un nota evidenzia che “nessuno ha offeso nessuno” e che “nel merito, è in discussione la mancata leale collaborazione tra istituzioni, quando si mettono in circolazione atti senza un minimo di confronto preventivo.

Ed è in discussione, soprattutto, una concezione della ‘tutela del paesaggio’ che, se confermata, paralizzerebbe l’Italia. Non abbiamo bisogno dell’incoraggiamento di Franceschini per rispondere poi nel merito, sul piano giuridico”.

“A chi trasforma una mezza battuta del tutto innocente, – evidenzia il governatore – e priva di connessioni con l’anagrafe e la condizione di genere, in un atto di maschilismo assolutamente inventato, ricordo che il rispetto e la valorizzazione delle donne occorre affermarlo quando si decide la delegazione dei ministri nel Governo, e ci si dimentica di garantire una presenza femminile.

Questo è maschilismo vero e indecente, non le stupidaggini”. “Mi aspetto che il ministro Franceschini chieda scusa ai tanti disoccupati e alla povera gente nel momento in cui il soprintendente al San Carlo proposto dal Ministero, decide vergognosi aumenti di stipendio, del tutto immotivati, e non tollerabili in un momento nel quale tante famiglie hanno problemi di vita”, conclude De Luca.