La testata giornalistica online “XXI SECOLO” è stata presente durante il Convegno dedicato ad intestare una Piazza o una Via ad Achille Lauro, armatore più importante al Mondo, ai fini di tener lesta e pronta la memoria di tutti i napoletani della figura del Capitano, Sindaco, Presidente del Napoli Calcio. Nell’Aula Magna della Chiesa di S. Maria della Libera, in via Belvedere, alle ore 18:00 circa, è stato intervistato il nipote che porta lo stesso cognome e lo stesso spirito di vita: Achille Eugenio Lauro, il quale si è concesso gentilmente ai nostri microfoni.
Cosa si prova e quant’è influenzata la vita da un nome così importante, da una persona che ha dato molto e contribuito tanto per il popolo napoletano?
“Sicuramente è un cognome importante; forse le nuove generazioni non lo conoscono, non sanno che persona è stata, Achille Lauro: spero che con questa iniziativa di dedica della Piazza, contribuisca a ricordarlo nella maniera giusta. E’ un cognome, Lauro, che ha un duplice aspetto: oneroso, pesante per la figura che è stata, ma al contempo grandioso per la grande personalità che ha avuto, un nonno “ante licteram” perché aveva un modo di fare tutto suo e quando io ho preso consapevolezza di avere un nonno aveva già quasi 80 anni, per cui, stiamo parlando di un uomo di due secoli fa perché era nato nell’800 e però il valore del nome mi ha anche aiutato a superare tanti momenti difficile della vita”.
Cosa si può fare per sensibilizzare i giovani alla vita ed a questa determinata sua passione e lavoro, ossia, del mare, delle navi… Ambiti, oggigiorno, trascurati dai giovani?
“Perché ormai per le navi con bandiera italiana la bassa forza è molto più economica e indi la Bandiera Italiana si è dovuta “piegare” a queste esigenze degli armatori, altrimenti avrebbero messo le navi sotto bandiera estera. Avviare al mare i giovani di oggi è molto difficile, perché è un mestiere duro, che rispetto alla vita di oggi o desiderata da parte dei giovani, è fuori dal loro modo di vedere la vita. Non è facile, anche se ci sono tanti armatori che potrebbero dare da lavorare a tanti giovani.”
Un messaggio ai giovani per avvicinarli…
“La vita di mare, è vero che è difficile, ma è molto affascinante e può portare anche molto lontano non solo fisicamente, geograficamente, e può far spaziare un giovane attraverso la vita di mare e vedere la vita sotto altre sfaccettature, non solo a quella del mestiere a cui viene chiamato. E aggiungo che anche io personalmente non ho più questi ricordi perché la vita di Achille Lauro è di secoli fa”.
Quanto è giusta una Piazza o una Via a lui dedicata?
“E’ il minimo perché è stato un grande personaggio, un grande uomo, un grande napoletano; ha amato la sua Città oltre ogni limite e spesso viene ricordato per cose che non appartengono alla sua figura perché è più facile infangare che ricordare il positivo. E’ questo che mi amareggia un pochino; costituisce anche il motivo per cui ho scritto un libro, “Il Navigatore” edito da Mondadori, per sdoganare il personaggio “dalla scarpa si e dalla scarpa no” e “dalla banconota tagliata a metà” piuttosto che il suo carattere burrascoso. Mi piacerebbe che sia ricordato come merita, magari non solo con una Via o una Piazza o magari con un bel Monumento, che non richiederebbe di cambiare nome ad una Piazza ma un busto o una targa a suo ricordo che sono disponibile anche a finanziare”.