Sarà proiettato domani, sabato 16 (al Palazzo della Cultura di Marcianise), il film “Prometeo”, esperimento filmico di Teatro Distinto che avrebbe dovuto essere uno spettacolo teatrale di Gabriele Russo e divenuto poi film diretto da Giuseppe Torre, che ha preso la creazione dell’amico, a sua volta basatosi sul testo di Eschilo e ne ha tratto un’opera nuova, incisiva per molti aspetti. È a Torre che rivolgo qualche domanda. Videomaker marcianisano, già impegnato con TD per spot promozionali e trailer di spettacoli, è strafelice per il debuto di “Prometeo”.
C’è qualcosa che questo film da te creato ti ha insegnato?
“A sperare e non arrendersi mai di fronte alle avversità. Forse sembra un po’ retorica ma ci credo davvero. “Prometeo” è nato sotto una cattiva stella, doveva essere uno spettacolo teatrale di Gabriele Russo, mio grande amico da tempo immemore, e fu letteralmente cancellato a causa dell’evento pandemico. Al di là dello sconforto nacque spontaneamente la voglia di andare oltre, di sperare.
Le condizioni c’erano, a un certo punto divenne concesso almeno poter girare video all’aperto o comunque in condizioni di rispetto del distanziamento sociale.
Ne parlammo con Gabriele, e senza indugiare ci mettemmo a lavoro con un gruppo di amici e altri che avrei conosciuto di li a poco.
Girammo il tutto e già quello fu un successo. Purtroppo non riuscii, causa problemi personali, nel montare a concludere il tutto entro l’anno, ne trascorsero altri due.
“Prometeo” avrebbe dovuto resistere e attendere quest’estate per vedere finalmente la luce o, se volete, spezzare definitivamente le catene.
Adesso ci siamo e il tutto è pronto e sabato alle 20:00, al palazzo della cultura di marcianise, potremmo finalmente vederlo”.
Che tipo di Prometeo avete voluto raccontare?
“Uno che, ce l’insegna Eschilo, sa parlare all’uomo e dà molti spunti di riflessione, anche molto intimi che potranno magari suggerire e far interrogare su aspetti di vita quotidiana”.
Il cinema e il teatro sono entrambi settori da tempo in crisi. Come se ne esce secondo te?
“Armandosi di passione e di voglia di storie. Le più interessanti, o comunque di quelle in grado di arrivare davvero al pubblico. Non sempre è facile e in questo chi fa film o spettacoli deve sforzarsi di creare narrazioni che amino un pubblico più ampio possibile. Che per le nicchie, invece, c’è sempre tempo e modo”.