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Intervento di Draghi al G7: con la Cina cooperazione e trasparenza

Il premier Draghi al G7 riassume la posizione del nostro paese sulla questione Cina.

Una questione spinosa quella di Pechino, per il quale durante il vertice si è cercato un compromesso rispetto alla proposta degli Usa.

Dura, infatti, la posizione americana sul paese orientale, che definisce la Cina come  “rivale” sui diritti umani, con un chiaro riferimento alla denuncia del lavoro forzato imposto alla minoranza musulmana degli Uiguri nello Xinjiang e al rispetto delle libertà a Hong Kong.

Richiamo alla cooperazione di Mario Draghi al G7, in particolare su un argomento caro a tutti i paesi del mondo, quale il clima.

Il nostro Premier dichiara la volontà di rivedere la posizione italiana sul piano della Via della Seta.
Chiara, però, la volontà degli USA, ed in particolare del presidente Biden, di allontanarsi dalla politica estera dura di Trump, che aveva fortemente incrinato i rapporti con la Cina.

La figura di Draghi al G7 è stata al centro di pareri molto positivi da parte di tutti i premier europei.

Boris Johnson  lo ha definito “un economista brillante”, rimarcandone il ruolo fondamentale nella prima sessione del vertice.

In generale il G7 tra i vari temi affrontati, oltre alla spinosa questione del riscaldamento globale, per il quale sembra ogni stato stia cercando di mettere in atto politiche concrete, la necessità di garantire uguali diritti per tutti.

Si torna, su questo tema, ancora una volta sulla questione Cina, alla quale si chiede “rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, soprattutto nello Xinjiang“. Discorso che si estende anche ad Hong Kong.

“L’Unione europea ha trascorso gli ultimi tre giorni al G7 ad allineare le posizioni delle principali democrazie mondiali”. Così il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, su Twitter.   Michel ha poi continuato dichiarando che: “La priorità è stata convincerli ad unirsi alla leadership dell’Ue nell’accelerare la produzione e le consegne globali dei vaccini“.