Tre infermieri sono stati aggrediti da un gruppo di otto persone che volevano accedere all’obitorio dell’ospedale oltre l’orario di chiusura. Ciò è avvenuto 15 giorni fa all’ospedale Cardarelli di Napoli, il più grande del Mezzogiorno, ma la notizia è stata diffusa solo oggi grazie all’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate che ha raccolto la segnalazione dell’aggressione.
Le 8 persone volevano dare un ultimo saluto ad un parente di 72 anni, deceduto da poco per cause naturali. Quando però il personale infermieristico aveva fatto presente dell’impossibilità di accedere al locale, gli aggressori, non paghi delle spiegazioni, avevano iniziato ad inveire contro i tre infermieri per poi passare alla violenza fisica.
Sul posto sono poi stati chiamati degli agenti di polizia che si sono occupati di sedare la rissa. Gli aggressori sono stati identificati e denunciati. Grande l’amarezza di Francesco Emilio Borrelli, deputato dell’alleanza Verdi Sinistra che ha dichiarato: “Quello che appare inaccettabile è la violenza a prescindere che caratterizza un numero sempre crescente di persone. Una sorta di barbarie diffuse in cui le proprie ragioni si manifestano solo con la violenza e la sopraffazione”.
Secondo l’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate che raccoglie le segnalazioni di aggressione sul personale ospedaliero, questa sarebbe la 35esima aggressione dell’Asl Napoli 1 dall’inizio del 2023, la 50esima se si considera anche l’Asl Napoli 2.
Purtroppo, questa è una problematica molto più diffusa di quel che si penserebbe: basti pensare che in Italia, secondo i dati dell’Inail sarebbero 1600 ogni anno le aggressioni ai danni del personale sanitario. Dagli ambulatori di psichiatria ai pronto soccorso, si stima che la media nazionale sia di poco più di 4 casi al giorno. Anche l’Oms segnala che fra l’8% e il 38% degli operatori sanitari ha subito violenza fisica nel corso della sua carriera e che il numero aumenta se si considerano le aggressioni verbali. Sempre secondo l’Oms i più colpiti sarebbero gli infermieri e coloro che lavorano al pronto soccorso.